l'intervista

Pascucci commenta la Top 11: "Stimolante allenare una squadra del genere"

Francesco Mancin

Il girone d'andata dell'Eccellenza laziale ha messo in luce tantissimi giocatori e, ovviamente, alcune squadre più di altre. All'interno dei tre gironi la formazione che ha brillato più di tutte in assoluto è stata certamente la Tivoli. Nel B, la squadra guidata da Carlo Pascucci ha fatto il vuoto riscrivendo il record di vittorie consecutive in categoria. Motivo per cui abbiamo privilegiato soprattutto la compagine tiburtina nell'undici da noi composto con quelli che secondo il nostro parere sono stati i migliori interpreti della prima parte del campionato 2021-22. Il 4-3-3 di Gazzetta Regionale è stato affidato proprio al tecnico della Tivoli, che all'interno dello scacchiere ritrova tre suoi giocatori, uno per ruolo. Come con Mazza per quanto riguarda la Serie D, anche con Pascucci l'abbiamo analizzato in ogni reparto con l'allenatore amarantoblù che esprime consenso riguardo quelle che sono state le nostre scelte. "Intanto vi ringrazio per avermi scelto come allenatore, fa molto piacere. Complimenti anche agli altri tecnici che stanno facendo bene in questo campionato. Egoisticamente parlando, avrei messo in campo tutta la Tivoli (ride ndr), ma scherzi a parte mi sembra una formazione ben strutturata e sicuramente stimolante da allenare".

Il tridente offensivo "Parto dall'attacco. Un reparto in cui credo non ci siano dubbi. Sono stati premiati giustamente i tre capocannonieri dei rispettivi raggruppamenti, i numeri parlano da soli e continueranno a parlare anche nel girone di ritorno. Volendo proprio cambiare qualcosa farei il nome di Danieli, ma anche per disposizione in campo penso che Vittorini, Rossi e De Marco possano coesistere".

La mediana "Passando al centrocampo, anche in questo caso si amalgama molto bene. C'è quantità, qualità e intensità. All'esperienza di un giocatore come Panella si affianca la tecnica e la sfrontatezza di due giovani come Ruggiero e Pera". Su quest'ultimo il mister si sofferma in modo particolare essendo un suo giocatore, un classe 2004 che ha stupito fin qui tutti. "Pietro lo abbiamo preso dal Frosinone, che ringraziamo, come regista. Ma si adatta benissimo anche come mezz'ala ed ha le caratteristiche per giocarci. Sicuramente deve ancora migliorare essendo un 2004, ma posso dire che è un ragazzo umile, semplice e che ha tantissima voglia di crescere".

Il reparto arretrato "Mi sorprende l'età media giovanissima della difesa. Vedere che sono stati inseriti diversi Under fa piacere ed è sicuramente un bel segnale anche da parte dei miei colleghi in un reparto delicato. Iniziando da D'Urbano, lo considero un "vecchio" anche se stiamo parlando di un classe 2001. Per il modo di giocare, per come interpreta le partite e per il carattere che ha sembra molto più grande. A sinistra Molinari è un giovane davvero promettente mentre al centro ci sono due giocatori come Maura, un altro 2004 fortissimo, e Pellegrino, che è stato decisivo anche in fase offensiva, sicuramente affidabili. Quattro elementi complessivamente giovanissimi guidati dall'esperienza di un portiere che tutti conosciamo come De Angelis. Ripeto, mi ha sorpreso in positivo la scelta di tre Under più un classe '99 come Pellegrino. Nel complesso, come detto è una formazione che può stare bene in campo e che mi stuzzica davvero tanto". 

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