Nettuno, Panicci soddisfatto a metà: "Dopo lo 0-2 abbiamo smesso di giocare"

La vittoria in extremis sul campo del Falaschelavinio riporta il sorriso in casa Nettuno dopo la sconfitta di una settimana fa contro il Fiano Romano. La squadra di mister Aldo Panicci, però, ha vissuto anche nel derby del "Villa Claudia" alcuni momenti di appannamento che potevano costare caro: "Dopo il nostro 2-0 – ammette il tecnico verdeblù – mi aspettavo che la partita diventasse molto più semplice per noi. Avevamo impostato la nostra strategia nel migliore dei modi, le cose stavano andando esattamente come avevamo programmato. Poi, però, abbiamo smesso di giocare: è stata colpa nostra se il Falaschelavinio è riuscito a mettere in campo le sue armi migliori, che sono l’aggressività e la voglia. Loro sono stati bravi a non arrendersi nonostante lo svantaggio di un gol e di un uomo, mentre noi abbiamo perso il filo del nostro discorso e ci siamo adeguati al loro gioco. Cosa che non fa assolutamente per noi. Ad un certo punto sembravamo noi quelli in inferiorità numerica perché abbiamo smesso di aggredire ogni pallone. Alla fine la gara è stata decisa da un episodio, ed è stata una fortuna che sia capitato a nostro favore perché poteva anche succedere al Falasche di trovare la rete della vittoria. In vista delle prossime partite dobbiamo ricordarci che la nostra identità è chiara: noi giochiamo in ampiezza, con scarichi e triangolazioni. Se ci perdiamo in proteste o discussioni con gli avversari perdiamo le misure e diventiamo vulnerabili. L’esperienza di questa categoria ce l’hanno in pochi dentro la mia squadra, dobbiamo usare altre armi per arrivare ai nostri obiettivi. L’Eccellenza è una categoria difficile, dove si incontrano giocatori ed allenatori molto preparati. A livello mentale dobbiamo crescere ancora molto per affrontarla al meglio delle nostre possibilità".