Angelocore e l'Aurelianticaurelio. "Mi piace stare qui, è il mio ambiente"

Marco Angelocore, direttore sportivo in carica all’Aurelianticaurelio, ha intrapreso un percorso affascinante, con un club che, sicuramente gli sta già a cuore. "Stiamo vivendo bene la stagione -racconta- la squadra ha ottenuto sin qui buoni risultati. L’Eccellenza è un campionato che mi sta divertendo, al contempo, è un banco di prova formativo, soprattutto per i tanti ragazzi giovani che, fortunatamente fanno parte della nostra rosa" Tanto professionismo come calciatore per l’ex Aprilia (serie D), ma pure come direttore sportivo. Angelocore ha vissuto annate importanti all’Urbetevere, alla Vigor Perconti e alla Lazio; in sostanza, un pezzo da novanta per un club di Eccellenza. "Cerco di portare la mia lunga esperienza all’interno di un club giovane, ma comunque già composto, da figure professionali di livello". Patron Bandini ed il direttore generale Fazzini, le figure cardine che, hanno mosso passi concreti, per favorire l’ingresso di un totem assoluto come Angelocore, all’interno del club. "Al Presidente e a Claudio Fazzini sento di porgere i miei più sentiti ringraziamenti, per avermi fatto conoscere ed ora vivere tangibilmente, questa splendida realtà capitolina che è, appunto, l’Aurelianticaurelio". Un sodalizio che tenta di valorizzare i giovani non disegnando tragitti che nel medio termine possono condurre a traguardi, magari, ancora più intriganti. "La tendenza del calcio moderno, mira a dare sempre più spazio e fiducia, in prima squadra, a chi emerge, dopo duri sacrifici e con buoni propositi, dal settore giovanile. Molto spesso sento parlare di calciatori in età di Lega (Under) che oggi non hanno fame, voglia, perseveranza nell’inseguire i propri sogni: da noi, questa tendenza negativa, non si nota affatto, anzi. Vedo con estremo piacere che c’è, lo spirito e l’abnegazione giusta nei nostri ragazzi. Si impegnano molto durante gli allenamenti serali, mostrando la dovuta educazione nei comportamenti, sia dentro che fuori dal campo". Anche a grandissimi livelli, come ad esempio in Premier League, che è il campionato quantomeno più ricco del mondo, la corsa alla scoperta e successiva migrazione tra i big dei ragazzi, è uno status diciamo sportivo, coltivato assiduamente: di esempi, senza addentrarci, ce ne sono a bizzeffe. "La crisi economica ma anche la mutazione del calcio vissuto all’interno del terreno di gioco in generale, spingono verso una direzione ben precisa. Il giovane, ha dei costi molto meno gravosi rispetto ad un campione affermato e, se, ben utilizzato, è in grado di offrire prestazione sportive di assoluto livello. Agonisticamente poi, vista la fresca carta d’identità, hanno una marcia in più: in un calcio dove la corsa e l’agonismo la fanno da padrone, ciò rappresenta un’enorme vantaggio a prescindere". Aurelianticaurelio che, nel girone di ritorno, proverà ad avere un rendimento, buono per assaltare magari anche le prime posizioni. "Ce lo chiede il presidente. Ma tutti qua, nel club, abbiamo la sensazione che si possa far bene. Le insidie saranno tante, ma per noi ciò rappresenta un ulteriore stimolo. Vogliamo divertirci ed impostare già il prossimo, imminente futuro". Squilla e riceve chiamate da club di serie D il cellulare di Marco Angelocore... "È vero, non posso nasconderlo. A me però piacerebbe proseguire con l’Aurelianticaurelio. Questo ambiente sano, pulito, semplice ma allo stesso altamente professionale, è in questo momento della mia carriera, un approdo ideale diciamo così, dove poter esprimere me stesso, in maniera spensierata e dunque più produttiva".