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l'intervista
Il ds del club rossoblù: "Sarà un girone di ritorno ben più complicato, mi aspetto che il gruppo ne sia consapevole così come del fatto di dover giocare al massimo partita dopo partita"
02 Gennaio 2024
Unipomezia, il ds Panini con mister Casciotti
“Se a me o a mister Casciotti ci avessero detto ceh a Gennaio saremmo stati a questo punto penso che entrambi avremmo firmato con il sangue”. Esordisce con una battuta il direttore sportivo dell’Unipomezia Manuel Panini riguardando alla prima parte della stagione. Sei mesi praticamente perfetti visto il primato in classifica e una squadra ancora in corsa in Coppa Italia: “Ovviamente in società siamo tutti molto contenti di quanto è stato fatto fin qui che credo sia andato ben oltre ogni più rosea previsione. La squadra ha dato vita ad una prima parte di stagione da applausi e, anche se nell’ultima parte dell’anno magari è arrivato qualche risultato un po’ al di sotto delle aspettative, ai ragazzi non gli si può imputare nulla. Hanno dato l’anima, tutti”. Adesso l’Unipomezia si prepara ad un girone di ritorno forte di un mercato di riparazione che ha portato due giocatori importanti come Sbordone e Regolanti: “Siamo tornati su dei profili che avevamo già cercato ad inizio anno ma che all’ultimo avevano deciso di andare a giocare in Serie D. Sbordone e Regolanti sono due profili importanti, due pezzi da novanta per la categoria e sono stati presi per fare la differenza. Mi aspetto tanto da loro. Ovviamente – aggiunge poi il ds – si inseriscono in un gruppo dove dovranno giocarsi il posto con dei compagni di reparto che fin qui hanno fatto benissimo”. Primato in classifica e rosa rinforzata però non fanno abbassare la guardia in casa Unipomezia: “Ci presentiamo ad una seconda parte di stagione dove il Terracina si è riportato sotto di due soli punti e il Certosa terzo è a sei lunghezze. Ecco perché voglio una squadra che non sia appagata ma che giochi la seconda parte di stagione con il coltello in mezzo ai denti. Sarà un girone di ritorno ben più complicato, mi aspetto che il gruppo ne sia consapevole così come del fatto di dover giocare al massimo partita dopo partita con ferocia e con quella cattiveria senza la quale non arriveremo da nessuna parte”.
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