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L'intervista

Chialastri: "In Abruzzo c'è un calcio diverso, al Castelnuovo mi sono inserito presto"

L'esterno classe 2004 racconta le sue prime settimane di lavoro con i neroverdi

10 Gennaio 2024

Chialastri

Leonardo Chialastri (foto ©Castelnuovo Vomano)

Leonardo Chialastri è uno dei profili giovani con maggiore esperienza nei campionati dilettantistici laziali: ha 19 anni (del 2004), esterno a tutta fascia, con predilezione della destra, quest’anno, dopo una prima parte di stagione al Vicovaro, ha optato per trasferirsi al Castelnuovo Vomano, nell’Eccellenza abruzzese. Proprio da questa nuova esperienza siamo partiti per un’intervista a tutto tondo.
Leonardo, come mai hai valutato l’opportunità di trasferirti in Abruzzo?
"Mi hanno contattato e mostrato molta attenzione e voglia di prendermi, ho studiato un po' il campionato, ma di fatto ho deciso piuttosto rapidamente. Qui in Abruzzo si respira un’aria completamente diversa dal Lazio: il calcio abruzzese è molto diverso dal laziale, il posto va guadagnato sul campo, va sudata la maglia da titolare e si gioca a un ritmo completamente diverso. Domenica abbiamo giocato alla ripresa del torneo e vinto una partita molto importante: si vede che questa squadra ha molta voglia di fare, l’ho notato in questi giorni e vedo un gruppo forte e unito che vuole centrare i playoff. Mi auguro di essere tra i protagonisti di questa bellissima impresa".
Com’è stato il tuo inserimento e impatto con la nuova realtà?
"Molto facile: lo staff, la società ed il mister, tutti sono stati molto bravi a farmi integrare subito con il gruppo".
Tornando indietro nella tua carriera, dove hai iniziato a muovere i primi calci?
"La mia carriera è iniziata alla Lodigiani, ci sono stato per ben nove anni fino a quando non scoppiò la pandemia del covid. Da quella stagione ho iniziato subito a giocare con i grandi prima con la Vis Artena che militava in D e poi lo scorso anno con l’Unipomezia dove ho avuto modo di lavorare con mister Scudieri che reputo uno dei tecnici che mi ha aiutato molto a crescere e a cui sono molto affezionato". 
Quest’anno avevi iniziato al Vicovaro, nel girone B: come mai hai deciso di cambiare aria?
"Fin quando c’era il mister Solimina le cose andavano bene, avevamo una buona classifica e avevo anche il giusto spazio. Poi ci sono stati cambiamenti in squadra che mi hanno spinto a cambiare aria".
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