W3 Maccarese, Spinella: "Il 1° posto un risultato parziale importante"

Certo pensare che, solo cinque anni fa la W3 Maccarese era in Prima Categoria e, ora, è ad inseguire la Serie D fa riflettere, dovrebbe. Quello della W3 Maccarese è un progetto serio però attenzione, non il solito romanzo umorale che ammanta purtroppo il nostro defenestrato calcio. A darcene conto, illustrando la filosofia del club, con l’effige gladiatoria a mo di stemma, è una delle teste pensanti del mondo bianco nero: il patron Agostino Spinella. "Noi nel 2014 militavano in Terza Categoria - racconta Spinella - prendevamo tutto come un leggero gioco, sempre con regole, le nostre ben radicate anche nell’azienda che da quindici anni portiamo avanti, ben precise da rispettare. Sin da subito è sbocciato un clima coeso tra proprietà, dirigenza e parco giocatori. Sono arrivati i risultati e, con essi, le categorie. Oggi siamo in Eccellenza che è la massima categoria regionale". Una categoria che vede la W3 Maccarese al quarto anno di partecipazione: sempre da protagonista. "Si. Al secondo anno di Eccellenza siamo addirittura arrivati alle finali nazionali perdendo (con due pareggi, quando valeva, come oggi nei Dilettanti, la regola del gol doppio in trasferta) all’Armando Picchi, col Livorno, lo spareggio decisivo. L’anno scorso non siamo stati brillanti come l’anno precedente ma abbiamo preso spunto dall’esperienza vissuta per rimodulare il nostro asset dal punto di vista tecnico in prevalenza, ma non solo". Manelli è stato sostituito da Colantoni che, a sua volta, ha portato nel suo staff un ex difensore importante nel Lazio come Leone. La campagna acquisti orchestrata ha fornito aggiustamenti calibrati con cura ed estrema accortezza. "Manelli ha fatto la storia da noi. Servivano dei cambiamenti ed abbiamo puntato su un profilo incline al nostro modo di intendere l’etica lavorativa. Per questo è arrivato Colantoni; abbiamo creduto in lui e, ad oggi, il suo operato alla W3 Maccarese si è rilevato ottimo. Per quanto concerne i calciatori da noi vengono solo atleti che mostrano un senso di appartenenza alla causa degno di nota, sin dal primo colloquio che andiamo professionalmente ad intraprendere. Più che ai nomi, guardiamo alla storia umana e sportiva dell’atleta".

Capitolo stadio Il W3 Stadium è un cioccolatino da scartare appena all’orizzonte, si stagliano dinanzi ad occhio umano le torri dell’ex Darra; diviene una piacevole e gustosa sorpresa nel momento in cui si penetra in quello che, è un confortevole bunker, bianco nero. "Ringrazio innanzitutto Ak immobiliare e SIS Impianti sportivi Sportuno, partner fondamentali della nostra sfera W3. Grazie anche a loro, è nata e fiorita in breve tempo l’idea di ristrutturare, con canoni moderni, l’ex Emilio Darra. La casa bianco nera è un punto di riferimento per i grandi ma pure per i ragazzi del settore giovanile; giovani leve a cui teniamo ovviamente molto. Avere una propria sede, dotata di tutti i comfort ha accelerato quel processo di crescita generale che auspicavamo avvenisse". Venendo al dunque, la W3 Maccarese è prima nel girone dell’Eccellenza laziale. "Un traguardo parziale importante se consideriamo la complessità evidente del raggruppamento. Siamo a nove vittorie di fila e reduci da due scontri diretti vinti ma, adesso, dobbiamo coltivare assiduamente il concetto di umiltà. C’è tanto da giocare e noi non dobbiamo perdere il contatto con la realtà che non ci vede tra le favorite assolute alla vittoria del campionato. Naturalmente siamo in testa e ci vogliamo rimanere ma occorre sangue freddo in questi momenti e tanta consapevolezza del momento che stiamo attraversando; un momento che va assaporato ma anche coltivato". Resta intanto, e rimarrà comunque, la forza delle idee appartenente ad una classe dirigenziale concreta, solida, espressione massima di un mondo che non vola con la fantasia ma fa viaggiare in maniera spedita, le proprie idee.