Pietro Bosco: "Mi sono assunto le mie responsabilità, non tutti lo hanno fatto"

Da martedì scorso Pietro Bosco non è più l'allenatore del Colleferro, come comunicato in via ufficiale dal club rossonero che, come noto, ha affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Pino Ciotoli. Una separazione, quella tra la società e l'ex Ladispoli, consensuale come dichiara lo stesso allenatore, che analizza inoltre i mesi di collaborazione con il Colleferro e le problematiche riscontrate e che alla fine hanno portato alla rottura. "Quando sono subentrato a novembre ho trovato una situazione molto complicata soprattutto perché tanti giocatori sono stati subito svincolati prima di dicembre per poi essere rimpiazzati soltanto dopo la riapertura del mercato. L'obiettivo era quello di provare a raddrizzare la situazione e rimanere su, ma nel corso delle settimane si è rivelato un compito molto complicato. I vari Teti, Fiorentini, Danieli, Gallo, Bianchi, Arduini, Santi, Aglietti,  a mio avviso non sono stati sostituiti con giocatori dello stesso livello, senza nulla togliere ovviamente all'impegno che tutti hanno dato. Inoltre, insieme al mio collaboratore Enzo Freddi che ringrazio pubblicamente, e agli altri componenti dello staff abbiamo dovuto lavorare molto sulla testa della squadra, siamo riusciti a trattenere altri giocatori che volevano andare via e soprattutto abbiamo lavorato molto sui giovani, e in questo senso i risultati sono stati molto soddisfacenti. Riformare un gruppo sostanzialmente nuovo non è stato semplice, e per ottenere dei risultati importanti sono dell'idea che serve programmazione e pazienza. Personalmente credo di essermi preso le mie responsabilità ma forse qualcun altro non lo ha fatto. Il presidente per me è una grandissima persona e lo ringrazio molto, ci siamo confrontati e siamo giunti insieme alla decisione di separarci. Probabilmente non tutti coloro che lo circondano sanno di calcio, così è difficile poter lavorare in un certo modo".