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l'intervista

Il maestro e l'allievo: Carta e De Angelis, un legame indissolubile tra numeri uno

Uno preparatore alla Luiss e l'altro portiere del Montespaccato, ma in passato hanno condiviso l'esperienza nei professionisti con Lodigiani e Lazio: parola a loro

28 Marzo 2025

Carta e De Angelis

Alessandro Carta e Alessio De Angelis

Come è nato e come si è sviluppato il vostro legame nel tempo?

Carta: "Ho conosciuto Alessio quando aveva appena 14 anni alla Lodigiani, quella Lodigiani che sfiorò di andare in Serie B. Il titolare era un certo Antonio Rosati e in panchina c'era Ubaldo Righetti. Soprattutto in porta volevamo valorizzare i giovani e Alessio si mise subito in mostra per eleganza, educazione e qualità importanti. Inoltre, entrambi venivamo dalla Ginnastica Artistica e ne ho sfruttato le basi che si addicevamo molto bene alle sue caratteristiche. Lo mandai subito in Nazionale in cui, dall'Under 14 alla 20, ha sempre fatto il titolare. Poi ci trasferimmo insieme alla Lazio dove lui è arrivato in pianta stabile in prima squadra".

De Angelis: "Il rapporto con mister Carta nasce con il mio arrivo nei Giovanissimi Nazionali della Lodigiani, allora uno dei settori giovanili più importanti del Lazio e non solo. Da lì c’è stato subito un imprinting, ci siamo trovati e abbiamo fatto in maniera semplice e naturale qualcosa di veramente importante, sia a livello sportivo che personale".

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