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l'intervista

Il maestro e l'allievo: Carta e De Angelis, un legame indissolubile tra numeri uno

Uno preparatore alla Luiss e l'altro portiere del Montespaccato, ma in passato hanno condiviso l'esperienza nei professionisti con Lodigiani e Lazio: parola a loro

28 Marzo 2025

Carta e De Angelis

Alessandro Carta e Alessio De Angelis

Facendo una panoramica sui portieri del campionato, quali profili ti senti di elogiare?

Carta: "Conosco poco il girone B, lì dico comunque Riccardo Tassi e ovviamente Alessio De Angelis, che anche a detta di molti è considerato da anni il migliore. Nell'A, dico senz'altro Tolomeo che è un giovane, oppure i vari Opara, Santi, Proietti Gaffi, Pensa. Su tutti, indicherei però Damiano Fabiani, il più completo e che conosco da tempo. Avrebbe meritato ben altre categorie e all'Aurelianticaurelio è seguito da Gino De Luca, suo preparatore che conobbi alla Lazio. Tra i giovani, secondo me è un gran profilo quello di Matteo Vacca, classe 2005 ex Campus Eur".

De Angelis: "Anche se c’è sempre stata la regola dell’Under in Eccellenza, c’è sempre stato uno zoccolo duro che ancora oggi è presente e si fa trovare sempre pronto. Non voglio entrare nello specifico, dovrei fare troppi nomi… La vecchia guardia è presente e puntualmente ogni anno viene riconfermata. Come si dice, chi ha il portiere forte se lo tiene perché per me è il ruolo per eccellenza, il più importante (in questo sono di parte). Il vero elogio lo faccio a me stesso, così non faccio torti a nessuno" (ride ndr).

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