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L'intervista
06 Maggio 2025
Adriano Bianchini, preparatore atletico dell'Unipomezia (©Gazzetta Regionale)
Il sogno dell'Unipomezia è diventato ormai realtà, ma il merito non è solo dei giocatori. Alle sue spalle, il gruppo capitanato da Federico Valle, ha avuto uno staff tecnico di grande esperienza e valore, che ha coadiuvato al meglio il lavoro di mister Andrea Casciotti. A dare il suo contributo alla vittoria del campionato è stato dunque anche il preparatore atletico Adriano Bianchini, da oltre trent'anni nel mondo del calcio: “Ho cercato di dare il meglio di me stesso, come faccio sempre quando vengo chiamato a dare il mio contributo. Lavoro sempre come fosse il primo giorno, con il massimo impegno e mettendo a disposizione del gruppo la mia esperienza. L'elogio più grande, però, va fatto ai ragazzi: hanno accettato e sostenuto carichi di lavoro che vengono proposti in Serie A. E non è una esagerazione. Abbiamo scelto un percorso che ci permettesse di mantenere il gruppo all'80-85% della condizione in maniera costante, senza picchi in eccesso o al ribasso, concentrandoci molto su lavori di forza e sull'individualizzazione dei carichi. L'abitudine a questa tipologia di proposta è stata anche alla base dei pochissimi infortuni che abbiamo patito nel corso della stagione, merito anche del coordinamento avuto noi componenti dello staff tenico con i fisioterapisti. Abbiamo avuto a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno, dunque va fatto un ringraziamento speciale alla società che ci ha permesso di lavorare nelle migliori condizioni possibili”. Mancano ancora poche giornate al termine della stagione di Eccellenza, poi si comincerà a lavorare in vista del prossimo campionato di Serie D: “Ci sarà bisogno di aumentare del 10-15% il lavoro settimanale per quello che riguarda l'aspetto fisico, alzando di conseguenza l'attenzione su prevenzione ed individualizzazione dei carichi. Non sarà difficile da farlo accettare ai giocatori: qui all'Unipomezia trovo grande soddisfazione e tanta serenità nel proporre le mie idee. È un ambiente ideale, infatti ho scelto di dedicargli anche un intero capitolo del mio primo libro che uscirà a breve”.
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