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Tre volte ai play off in quattro anni non sono bastate: W3, è la fine di un ciclo?

Nonostante ci sia andata sempre ad un passo, la Serie D poi è sfumata. Se inizierà un nuovo percorso il modello permarrà lo stesso, e comunque fa ben sperare

Per un motivo o per un altro, in situazioni simili o diverse, alla fine i play off le hanno sempre voltato le spalle. Un vero peccato, non sarebbe onesto non dirlo, perché per quanto dimostrato nel corso degli anni, con la forza e un'identità societaria netta e distinguibile, il mancato approdo in Serie D lascia sicuramente l'amaro in bocca. La W3 Maccarese ci è andata sempre vicina mostrando una continuità impressionante. Tre play off in quattro anni parlano appunto di una progettualità e una costanza che raramente si vedono in queste categorie, in un tempo in cui sempre più spesso si punta al risultato istantaneo al cospetto di cifre faraoniche. I bianconeri, forse in controtendenza, hanno invece fatto vedere che per raggiungere e mantenere certi livelli basta far leva su programmazione e lungimiranza. Non a caso quello della W3 è diventato un modello a tutti gli effetti, ma a volte la sfortuna, a volte i regolamenti, a volte anche per merito degli avversari, la società bianconera ha mancato l'obiettivo. La domanda adesso è la seguente: come e da dove ripartire? Questo ciclo, probabilmente, è giunto alla sua conclusione. Nel prossimo anno si ripartirà presumibilmente da un nuovo progetto tecnico, da un nuovo allenatore e da una rosa probabilmente diversa rispetto alle ultime stagioni. Un'aria di cambiamento ma con i punti cardine di sempre. Perciò, ci sarà da aspettarsi una W3 altrettanto competitiva, se non subito magari nel tempo come la storia bianconera insegna. Mettendo in campo le stesse idee e lo stesso modo di fare calcio, le premesse possono essere ottimiste. 

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