organigramma

Csv Breda, Luca Lentini è il nuovo direttore sportivo

Dopo le dimissioni di Tonino Rovere, il presidente Postorino ha deciso di affidare l'incarico al responsabile della scuola calcio

Aria di rinnovamento alla Csv Breda. La necessità di dare una svolta al rendimento delle squadre agonistiche, che rischiano concretamente di veder disperso il patrimonio di titoli sportivi regionali nel settore giovanile, ha convinto il presidente Antonino Postorino ad apportare significative modifiche sia all’organigramma tecnico, ma anche alla filosofia di conduzione del sodalizio del Villaggio Breda.

“Preso atto delle dimissioni del direttore sportivo, Tonino Rovere che ringrazio per il lavoro svolto e l’impegno profuso, ho pensato di affidare l’incarico al responsabile della scuola calcio, Luca Lentini. Il mio intendimento – ci dice il presidente Antonino Postorino – è quello di riuscire ad instaurare una maggiore continuità e sinergia fra l’attività di scuola calcio e la fase agonistica. Lentini ha dimostrato doti organizzative e tecniche, che hanno portato la nostra scuola calcio a lusinghieri risultati didattici, che si riverberano anche in modo positivo nei risultati e nelle iscrizioni alla nostra struttura. Il tutto partendo da una situazione che presentava problematiche non indifferenti, dalle quali è riuscito a venir fuori brillantemente, apportando continuamente idee e metodologie d’avanguardia. Contiamo quindi di trasferire le potenzialità innovative introdotte nella scuola calcio, anche per quel che concerne l’attività della nostre squadre agonistiche. Confido per la riuscita dell’operazione, anche nella collaborazione offerta da Mauro D’Uffizi come coordinatore delle attività agonistiche, oltre che di quelle già svolte in ambito scuola calcio”. 

Per Luca Lentini, quindi, un nuovo oneroso incarico in Csv Breda. “Non posso certo nascondermi le difficoltà che dovrò affrontare nella nuova veste di responsabile dell’area tecnica. La situazione di classifica delle nostre espressioni di punta, le due compagini di Allievi regionali 2000 e 2001 e quella dei Giovanissimi fascia B (2003), non sono lusinghiere e stiamo correndo il rischio retrocessione. Fra i compiti primari, ma anche più delicati che ci siamo dati, c’è quello di portare una scossa di positività in quei gruppi che, al di là dei risultati fin qui ottenuti, debbono cercare e trovare nelle loro potenzialità, che non sono poi così limitate, la giusta chiave per esprimersi al meglio sotto ogni profilo”. 

“Come è naturale che sia, però, la nostra prospettiva non si limita all’analisi del presente. Oltre alla continuità fra agonistica e scuola calcio, con quest’ultima a far da serbatoio per la prima ancor più di quanto non abbia fatto finora, contiamo di trasferire ed adeguare le metodologie didattiche applicate ai più piccoli, anche per i ragazzi più grandi, senza perdere d’occhio i risultati che, nel settore agonistico, fanno ovviamente la differenza. Sul piano prettamente tecnico-organizzativo, non abbiamo inteso stravolgere troppo l’assetto delle squadre. Abbiamo soltanto portato il tecnico degli Esordienti 2004, Mattioli, alla guida dei Giovanissimi, di fatto fondendo i due gruppi, portando nella categoria più grande i 2004 più pronti e in grado di dare un contributo positivo”.

Speranze? Prospettive?

“Vorrei prima di tutto – conclude Lentini - ringraziare il presidente Postorino per la fiducia accordatami. Quindi la mia più grossa speranza è proprio quella di non deluderne le aspettative. Non sarà impresa semplicissima ma, se c’è una cosa che ho imparato in questi anni di conduzione della scuola calcio, è che l’impegno, la dedizione ed il lavoro alla fine, in un modo o nell’altro, pagano sempre”.

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