tdr 2017

Zarelli: "Spero nella Juniores" Calzolari: "C'è grande voglia"

Il Cr Lazio è pronto: ecco le dichiarazioni del presidente e del vice presidente vicario riguardo la kermesse

Un’altra spedizione lontana. Dopo la Calabria il Trentino. Il meglio del calcio laziale è pronto a dare battaglia al cospetto di tutte le altre regioni nel più importante torneo a carattere nazionale della stagione. Il Lazio, come al solito, si presenta ai nastri di partenza con tante buone speranze di “andare a medaglia”. Il Torneo delle Regioni è una specialità a tappe che lascia un margine davvero minimo all’errore. 90’, 80’ o 70’ di gioco per provare a portare, nel corso di una settimana, un tricolore a casa. Nel Lazio di scudetti ce ne intendiamo e dopo le due finali perse con Allievi e Giovanissimi ed il passaggio a vuoto della Juniores c’è sicuramente voglia di tornare a vincere.


Melchiorre Zarelli Il numero 1 di via Tiburtina si appresta ad accompagnare le nostre Rappresentative per l’ennesima volta. La speranza è quella di riuscire a migliorare i recenti risultati, anche nella kermesse che vedrà poi impegnate le selezioni di calcio a 5: “So che è stato fatto un buon lavoro da parte di tutti i tecnici. Ogni edizione del Torneo delle Regioni è diversa dall’altra e dopo le due fi nali dello scorso anno mi auguro che si possa fare ancora di più. Mi piacerebbe vincere anche con la Juniores, ha sempre qualcosa di diverso farlo in quella categoria”. Il torneo di quest’anno vedrà ragazzi e ragazze del Lazio impegnati di nuovo in una bella trasferta lontano da casa. “Sì, dopo la Calabria, il Trentino. Sicuramente è un bel dispendio di energie arrivare fin là. Non immagino i nostri amici della Sicilia o della Calabria cosa dovranno provare, visto che dovranno attraversare l’intera penisola. Certo, sono due edizioni che ci tocca sobbarcarci un viaggio molto lungo, ma d’altronde ospitare un simile torneo è un qualcosa che ogni comitato vuole fare”. Viene spontaneo chiedersi, dopo quella del 50ennale, il Lazio quando ospiterà un’altra volta il Torneo delle Regioni: “Mi piacerebbe molto, anche se a livello organizzativo è un lavoro molto lungo e faticoso. L’edizione di Fiuggi fu una specifica richiesta che noi fummo ben lieti di accogliere, per il futuro ci lavoreremo, ma ripeto, ci sono tanti comitati che vogliono organizzarlo”.


Vincenzo Calzolari Chi si occupa della costruzione delle squadre, creando staff e scegliendo i vari commissari tecnici è il vice presidente vicario del CR Lazio. Lo vediamo sempre sui campi durante le amichevoli e conosce molto bene il lavoro di tutti i ct. In particolare la sua attenzione quest’anno è stata rivolta ad una scelta personale, quella di Marco Ippoliti, al primo anno con la Juniores: “Il lavoro di Ippoliti alla guida della Juniores è stato molto buono. Ho visto una squadra che piano piano ha fatto gruppo e si è ben distinta sul campo. Le esperienze fatte in preparazione di questo torneo sono state molto positive, anche il Caput Mundi, nonostante non sia arrivata la finale. Va detto che di quegli elementi che hanno giocato nel torneo solo 4 o 5 saranno presenti, perché ovviamente dobbiamo portare un tasso di esperienza che soltanto i ragazzi classe ‘98 possono dare, visto che giocano tutti in Eccellenza. Dopo la passata edizione vogliamo risalire la corrente. C’è voglia e possibilità di fare bene”. Per quel che riguarda Allievi e Giovanissimi invece si è puntato sulla continuità: “Dopo le due finali perse l’anno scorso abbiamo scelto di confermare sia Macidonio che Pesci. Finora hanno lavorato molto bene e sono sicuro che tutti e due i gruppi si faranno valere. Il sorteggio dei gironi ci ha dato dei calendari abbordabili, anche se non si può mai stare tranquilli nel calcio, questo si sa. Io di tornei ne ho visti parecchi e so che le incognite sono sempre dietro l’angolo. Comunque sono sicuro che ce la giocheremo”. C’è da sostenere anche la Rappresentativa Femminile di Clementi che è pronta a dare battaglia: “A differenza delle altre regioni noi abbiamo poche ragazze convocabili. La nostra Serie C infatti ci dà la possibilità di scegliere solamente all’interno di 12 squadre (in un campionato da 16, 4 sono fuori classifica, ndr) ed allora avremo una media età molto bassa con 3 ragazze del 2000 e 3 del 1999 rispetto agli altri comitati che avranno tante ‘94. Sicuramente la formula (girone a 3 con le prime due che passano il turno) ci lascia qualche possibilità”.

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