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L'INTERVISTA

Ladispoli, La Pietra: "Giovanili? Ecco cosa penso"

Il Ds della società tirrena esprime giudizi e pensieri sulla prima metà di stagione delle squadre del settore giovanile

22 Gennaio 2019

Gioacchino La Pietra, Ds del Ladispoli

Gioacchino La Pietra, Ds del Ladispoli

Gioacchino La Pietra, Ds del LadispoliA dare un giudizio in casa Ladispoli sulla situazione delle varie squadre del settore giovanile ci ha pensato il Direttore Sportivo Gioacchino La Pietra. Un bilancio di metà anno che abbraccia tutti, dall'Under 14 all'Under 17.


L'Under 15 viene da un pareggio con l'Ottavia che non risolve molto la situazione di classifica.

"Questo gruppo, rispetto allo scorso anno, ha perso degli elementi importanti, come per esempio Galletti, che è andato al Benevento. Veniamo da una grande campionato fatto durante la scorsa stagione, mentre quest'annata è stata un po' sottotono. La posizione di classifica non rispetta le nostre reali potenzialità. E' anche vero che, rispetto alle squadre di Roma, paghiamo il fatto di avere un bacino più limitato, che ci impedisce di aggiungere ragazzi con un passato negli Elite e quindi con un'esperienza tale da essere subito pronti per tale categoria. I nostri atleti vengono da realtà diverse ed hanno bisogno di un periodo di ambientamento".


L'Under 17, invece, sta venendo fuori a suon di vittorie.

"Veniamo da un girone d'andata disastroso a causa di errori nostri. Ma questi 2002 restano un gruppo che ha una storia importante all'interno dei campionati Elite. Abbiamo perso molte partite quest'anno, ma quasi tutte con un solo goal di scarto, anche contro squadroni come la Tor Tre Teste e il Tor di Quinto. Ciò dimostra che questa squadra ha dei valori importanti che sicuramente usciranno fuori. Poi in panchina c'è seduto un uomo che io ritengo una certezza per questi ragazzi: Michele Micheli".


Una panoramica sull'Under 14 e sull'Under 16.

"Sono due gruppi di transizione verso le categorie superiori. Stanno facendo bene entrambe, ma potrebbero dare ancora qualcosa di più. Sono sicuro che potranno dire la loro da qua alla fine e magari aiutare, con qualche giocatore, le squadre più grandi. Vorrei sottolineare il fatto che non crediamo ala sfortuna: le difficoltà incontrate fino ad ora, in qualsiasi categoria, sono dovute ad errori nostri. Non accettiamo alibi".

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