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L'intervista

Empire, Carradori responsabile della Scuola Calcio "Un ruolo che mi stimola"

Dopo l'ottimo lavoro svolto con l'Under 14 il tecnico sarà responsabile della scuola calcio della società biancoverde

28 Giugno 2019

Daniele Carradori

Daniele Carradori

Daniele CarradoriQuando un lavoro è fatto bene non passa inosservato. Lo notano tutti e lo premiano. In casa Empire la meritocrazia è un punto fondamentale dell'agire per andare avanti e crescere. Il calcio si mischia perfettamente a valori sani ed è per questo che il club di via degli Aldobrandeschi sta riscuotendo tanto successo anche nei raduni organizzati per la creazione delle nuove squadre. Chi fa parte dell'organigramma sin dalla scorsa stagione è Daniele Carradori, tecnico giovane e preparato che ha portato il gruppo dell'Under 14 a sfiorare la promozione nei Regionali. Un lavoro tecnico importantissimo, con un team che si è compattato pian piano ed ha raggiunto risultati importanti. Visto l'operato la società ha deciso di puntare su di lui per fare crescere anche i più piccoli, i talenti della scuola calcio, vero fiore all'occhiello dell'Empire “Ne abbiamo parlato appena conclusa la stagione – esordisce Carradori – io ho accettato con grande entusiasmo la scelta della società. Diciamo che già per i gruppi dei più piccoli collaboravo, adesso dovrò strutturare il lavoro anche con i più grandi che si avvicinano all'agonistica e questo mi stimola a far bene. In questo modo cercheremo di avere lo stesso filo conduttore per la tutta la scuola calcio. Sicuramente continueremo a lavorare con la nostra metodologia che è impostata sulla tecnica di base, in modo di ovviare a degli errori che potrebbero presentarsi nel corso dell'agonismo e che in qualche caso abbiamo riscontrato in questa stagione. Il nostro lavoro si basa su alcune linee guida della federazione ed in pratica noi spezzettiamo le situazioni di gara in momenti più piccoli in cui il ragazzo deve fare le sue scelte e far sviluppare il suo estro. Ovviamente non conta il risultato, ma solamente la loro crescita. Questo è sempre un bene sottolinearlo, perché in molti lo dimenticano”

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