L'intervista

Fonte Meravigliosa, Neri: "Si pensa poco al presente"

Il dg del club di via Inchiostri riflette sulla solitudine e inattività di bambini e ragazzi: la sua società si è attivata per far fronte a questo problema

Si parla molto di futuro e poco di presente, rischiando di perdere di vista un'attualità pesante per tutti noi, ma in modo particolare per i ragazzi e soprattutto i bambini. Chiara e lucida la riflessione in tal senso di Riccardo Neri, direttore generale del Fonte Meravigliosa che, dal canto suo, si è organizzata da subito per non lasciare da soli i propri ragazzi e per, con delicatezza e premura, entrare virtualmente nelle case di ciascuno dei propri atleti, ribadendo così in modo concreto l'importanza a livello sociale e aggregativo del calcio, anche quando la palla, su quel bel campo verde, non può rotolare. “Sì, io sento che si spendono molte parole sul mercato, sulla ripresa dei campionati... sento che si dice 'quando ci rincontreremo', 'quando ci riabbracceremo'... Ma adesso? Non possiamo dimenticarci del fatto che a casa ci sono ragazzi fermi, ragazzi che magari non hanno tutti la stessa situazione familiare: ragazzi che possono essere più soli di altri. Noi come Fonte Meravigliosa ci siamo attivati fin da subito per fare la nostra parte in questo senso. Abbiamo voluto dare continuità al lavoro svolto in questa stagione con i vari gruppi fino allo stop, proseguendo le attività a distanza e approfittando del periodo particolare per approfondire tematiche che durante la normale attività non è sempre facile trattare con la dovuta attenzione. Per questo abbiamo dato il via a questa nostra iniziativa, creando un programma di lavoro tecnico e fisico specifico. Svolgiamo tre sedute a settimana attraverso videochiamate di gruppo all'interno delle quali si svolgono con i diversi gruppi una parte fisica e una parte tecnica, mentre il terzo giorno è quello maggiormente dedicato al divertimento insieme, alle riflessioni e alla visione di video, che possono essere partite da analizzare insieme, sia da un punto di vista tattico che tecnico, per esempio studiando la singola giocata e scelta di un calciatore, o gare delle nostre stesse squadre durante la stagione. Questo genere di attività talvolta la svolgiamo rivolgendoci alla squadra e talvolta ai singoli reparti, per andare a lavorare più nello specifico”. La risposta a questa iniziativa è stata estremamente positiva. “Non subito, in realtà: qualcuno inizialmente tentennava, ma in breve tempo tutti hanno apprezzato questo sistema di 'allenamento a distanza', per efficienza e produttività: oggi tutti non vedono l'ora di svolgere queste lezioni ed è bello vedere quanto i ragazzi si applichino e sudino, pur essendo lontani dal campo. Le nostre attività hanno destato anche la curiosità dei genitori e non nego che alcuni fra questi ne hanno approfittato per seguire e mettere in pratica i programmi atletici mostrati durante la seduta da parte del nostro staff. L'obiettivo di tutto questo è molto semplice: vogliamo mantenere accesa la fiamma dell'interesse e della passione e far sentire che il Fonte Meravigliosa è vicino a tutti i suoi ragazzi. La sfida, per noi, è quella di riuscire a fare tutto questo nel lungo termine”. Insomma un'idea importante, bella e condivisibile quella messa in pratica dal Fonte Meravigliosa: iniziativa che anche altre società, ciascuna a modo a suo, hanno concretizzato con i propri tesserati. Ma Neri ha una perplessità, e riguarda il fatto che idee come queste sembrano essere frutto esclusivo della creatività e della disponibilità del singolo club. Non c'è una linea comune in questo senso. “Sì, io penso che se le scuole si sono organizzate con piattaforme sicure e attrezzate in modo da consentire lo svolgersi delle lezioni, perché il calcio non è mosso in questa stessa direzione? Solo perché la scuola è doverosa e necessaria e il calcio no? Io penso che oltre al fatto di rischiare così di lasciare da soli i ragazzi si perda anche un'occasione importante: spesso si è parlato infatti in passato della possibilità di organizzare incontri per sensibilizzare riguardo certi temi, come la violenza sugli arbitri per esempio. Ecco, tramite un'organizzazione collettiva e un portale come quello a cui accennavo si poteva sfruttare questo tempo anche per dare consistenza a idee come queste. Peccato”. In conclusione Neri ne approfitta per rivolgere un pensiero e un ringraziamento a: “Tutto il mio staff, veramente, sia i preparatori che gli allenatori per la disponibilità data ai ragazzi e alla società e l'impegno profuso in questa attività, nonostante qualcuno stia lavorando, nonostante qualcuno abbia corsi da seguire e altre problematiche personali. Grazie.”

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.