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Scuola Calcio: il 15% dei bambini ha smesso di giocare
L'ultimo sondaggio con i club dilettanti della nostra regione evidenzia un dato davvero preoccupante
Difficile attendersi dei numeri positivi. La crisi economica, ma anche difficoltà psicologiche hanno portato diverse famiglie a scegliere di interrompere, o di aspettare tempi migliori, per far praticare calcio ai più piccoli. Difficile dire quale sia tra i due fattori sia quello predominante, ma a questo si può anche aggiungere in buona percentuale le recenti novità introdotte dai vari DPCM che non consentono allenamenti di squadra, ma solo di tecnica individuale, che possono essere percepiti come meno divertenti, soprattutto dai più piccoli, per quanto utili sia sotto l'aspetto calcistico che puramente motorio. Il calo degli iscritti rispetto alla passata stagione è del 15% ed ogni società deve fare i conti nelle sessioni settimanali di varie assenze, legate o a quarantene preventive dettate dalla scuola, o ad un ripensamento dei genitori dettato dal periodo. Le interviste complete saranno disponibili nell'edizione di lunedi 9 novembre in edicola ed online.