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Pascucci "Meno iscrizioni, i genitori hanno paura"

Parola al presidente del Pro Roma, che oltre a gestire il club di via Verrio Flacco lavora in un ospedale

L’incertezza domina il periodo che stiamo vivendo e il calcio dilettantistico rientra tra quei settori che attraversano una crisi probabilmente senza precedenti. L’emergenza sanitaria non permette progetti a medio-lungo termine e tra le espressioni più usate dagli addetti ai lavori compare sempre “si naviga a vista”, frase che purtroppo non lascia presagire nulla di buono per il futuro. I centri sportivi hanno visto ridursi, fino quasi a rasentare lo zero, le attività di bar, ristoranti e affitto di campi, attività che danno ossigeno quotidiano alla maggior parte delle società del Lazio. Ne abbiamo parlato con il presidente del Pro Roma Fabrizio Pascucci, lavoratore in un ospedale della regione. "Questo stop pesa tantissimo per noi, come per la maggior parte dei settori. Conosco genitori che sono in cassa integrazione, altri che hanno perso il lavoro. In questo tragico quadro noi proviamo a tenere duro. Il ristorante, essendo in un circolo sportivo, solitamente apre la sera ed è quindi chiuso da tempo e anche il bar è in estrema difficoltà". L'intervista integrale sarà disponibile in edicola e online a partire da lunedì 23 novembre

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