Cerca
under 13
Durante il torneo Regins Pasqua Football Cup, categoria Esordienti, il padre di un giocatore biancorosso invade il campo e picchia fino a costringerlo alle cure ospedaliere l'allenatore dell'Accademia Calcio Terni
19 Aprile 2022
Se la violenza si scatena anche nei giorni di festa... E non che negli altri giorni sia tollerabile, tutt'altro. Violenza che si presenta sotto forma di un genitore che scavalca una recinzione, percorre il campo e pesta fino a rendere necessario il ricovero in ospedale un allenatore che aveva il solo compito di permettere alla sua squadra (Under 13) di divertirsi e giocare in un torneo. E' successo durante una partita del Regins Pasqua Football Cup, a Gabicce in provincia di Urbino. Tramite una ricostruzione attraverso diversi organi di stampa per fortuna sembra che Francesco Latini, allenatore dell'Accademia Calcio Terni che stava sfidando il Ponte Di Nona se la caverà con una prognosi di 30 giorni, dopo aver scongiurato un intervento chirurgico per l'asportazione di un rene che, in principio, sembrava necessaria. Lo stesso tecnico umbro racconta così, su Umbria On (clicca qui per le dichiarazioni integrali) quanto accaduto "Un giocatore avversario ed uno dei miei hanno avuto uno screzio e sia io che l’allenatore dell’altra squadra siamo entrati in campo per placare subito gli animi. Quando ero voltato verso il terreno di gioco, un soggetto, che poi ho scoperto essere un genitore della squadra avversaria, mi ha colpito prima con un pugno al volto e poi, quando ero a terra, con un calcio violentissimo ad un fianco". Superato il momento critico, Latini ha poi lasciato su Facebook una sua riflessione "Sto bene. Fortunatamente sto bene, ma ho rischiato di farmi seriamente male. I miei ragazzi mi danno la forza di credere che per il futuro di questo mondo malato e marcio ci sia comunque ancora un barlume di speranza, nonostante tutta l’immondizia umana che lo popola. Non mi toglierete mai la speranza, non mi farete mai passare la voglia di portare in campo ciò in cui fermamente credo. Nemmeno pestandomi". Una riflessione amara così come il commento della società del presidente Gaglio, che prende una netta posizione contro la violenza di un genitore che macchia il lavoro pluriennale di un club da anni impegnato ad integrare giovani attraverso il calcio "Con tanto orgoglio qualche giorno fa ho pubblicato il primo posto in Coppa Disciplina dei nostri 2004...Oggi invece mi ritrovo insieme ad Imbimbo a raccontarci storie che con il calcio non c’entrano nulla e che rovinano il nostro lungo, infinito sforzo di crescere ragazzi e famiglie con lo spirito di una società seria ed educata. Ci vediamo costretti a pensare che la nostra passione diventa sempre più una missione e che la società prenderà da oggi in poi i provvedimenti più immediati e più drastici da quando esiste: Il primo fra tutti è non iscriveremo nel prossimo anno famiglie (troppo facile farsi scudo dei bambini innocenti) alla prossima stagione sportiva, sia di scuola calcio sia di agonistica. Per quanto riguarda le situazioni penali ognuno si prenderà le sue responsabilità, né io né Imbimbo rappresentiamo un tribunale, ma un sistema che è troppo troppo malato e che non è capace né di sognare né di controllare se stesso".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni