Spes Artiglio, Massimo Gagliassi a tutto tondo: ruolo, cambiamenti e obiettivi

La Spes Artiglio si prepara ad iniziare la stagione. Tra meno di due settimane, infatti, prenderanno il via i campionati Elite dall’Under 17 fino all’Under 14, con i nerazzurri presenti in tutte le competizioni. Abbiamo parlato con il Direttore Sportivo Massimo Gagliassi riguardo diversi temi: dall’evoluzione del suo ruolo al ritorno dalla prossima stagione ai due gironi, passando per gli obiettivi fissati insieme alla società.

Partiamo da una panoramica sul lavoro svolto nel corso dell’estate

“Inizio subito con il dire che non è stato affatto facile formare i gruppi dell'agonistica per la prossima stagione. Ho ereditato una situazione molto difficile, ma anche tanto affascinante visto che la Spes Artiglio avrà tutti i gruppi in Elite. Il lavoro svolto durante la preparazione è stato, e lo è ancora, molto intenso: gli staff dei gruppi stanno lavorando duramente per farsi trovare pronti al weekend di campionato che è alle porte.”

Quali sono le peculiarità che deve avere un giocatore della sua società.

“Il modello di giocatore che cerco per le società in cui sono stato è sempre lo stesso: buona preparazione fisica, buon livello di tecnica individuale, tanta voglia di lavorare in campo con il mister e tutto lo staff, umiltà e soprattutto senso di appartenenza. Il giocatore deve credere nel progetto ed essere sicuro che la società sia il posto giusto in cui crescere e maturare.”

Oramai anche nelle giovanili si tratta di vero e proprio calciomercato, le chiedo quindi se e come sia cambiata la figura del Direttore Sportivo.

“Se mi chiedi come intendo io la figura del Direttore Sportivo in una società dilettantistica, ti dico che il Ds deve essere sia un collante tra società e genitori, che un supporto per i mister e i giocatori. Deve cercare di portare le proprie idee di calcio sempre e comunque confrontandosi con tutti, dal presidente al Direttore generale, dai mister ai preparatori e a tutto lo staff, instaurando un rapporto di fiducia e amicizia anche e soprattutto con tutti i ragazzi. A volte è difficile separarsi da situazioni che hai vissuto in passato in altre società perché nascono dei rapporti interpersonali molto stretti e dispiace sempre quando tutto ciò finisce.”

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati come club?

“L’obiettivo principale che ci siamo prefissati è quello di riuscire a mantenere tutte le categorie in Elite. Gli Under 17 e gli Under 16 sono due gruppi quasi del tutto cambiati e dovranno amalgamarsi in fretta sotto la guida di due tecnici molto competenti come Alessandro Coletta e Manuel Carnicella. Gli Under 15 hanno mantenuto l'ossatura del gruppo regionale dello scorso anno che è arrivato secondo conquistando la categoria Elite. Il timoniere sarà Fabrizio Pasquetto, un mister che ho conosciuto quest'anno, ma di cui parlano tutti benissimo e il primo impatto con lui è stato molto positivo. In ultimo abbiamo i più piccoli, gli Under 14, ragazzi usciti dalla scuola calcio e catapultati in un campionato tosto e impegnativo dove tutto cambia, dove ogni giorno sarà uno scoprire l'agonistica che è totalmente diversa dalla scuola calcio. Anche qui abbiamo mantenuto per la metà tutti ragazzi usciti dalla scuola calcio della Spes Artiglio, un settore importante per la società e che lavora molto bene. Il mister sarà Cristiano Amalfitano, che conosco da un paio d'anni e con cui abbiamo raggiunto ottimi risultati. Il suo sarà il compito più arduo, ma credo che alla fine i risultati arriveranno.”

Questa sarà l’ultima stagione delle giovanili a tre gironi, qual è il suo pensiero a riguardo?

“Con il ritorno ai due gironi sarà tutto molto più difficile. Dovremo giocare ogni partita come fosse una finale, curando molto i dettagli che alla fine faranno la differenza per raggiungere gli obiettivi prefissati. Noi dal canto nostro cercheremo di dare del filo da torcere a tutti mettendo sempre tutto quello che abbiamo nel rettangolo di gioco.”