L'INTERVISTA

Villalba, Ferranti: "Riduzione dei gironi ok, ma doveva essere fatta in maniera graduale"

MATTEO BONACORSI

Le parole del direttore tecnico del club rossoblù sulle prospettive di questa nuova stagione agonistica

Sarà il settimo anno da direttore tecnico per Luca Ferranti. L’ormai sempre più colonna e punto fermo del Villalba, si è espresso riguardo l’apertura della nuova stagione. La società rossoblù si presenta infatti con tutte e quattro le sue formazioni giovanili in Elite, dopo il ripescaggio avvenuto con l'Under 17. Il debutto ci sarà nel weekend che sta per arrivare, con sabato 21 e domenica 22 settembre, quando ci sarà l'effettivo calcio d'inizio.

Che lavoro avete fatto quest’estate e cosa si aspetti dalla prossima stagione?

“Questa, è stata un’estate dura e caratterizzata da tanto lavoro. Ci aspetta veramente un anno difficile. Apparteniamo ad un bacino di regione dove ci sono tante squadre blasonate ed i nostri giocatori sono stati e continuano ad essere corteggiati da realtà più importanti e tenerli si fa sempre più dura. Ci aspetta una stagione con quattro squadre Elite ed una regionale, gli under 15. Poi, con il ridimensionamento dei campionati a partire dalla prossima stagione, aumenterà notevolmente l’intensità dell’annata”.

A proposito di ridimensionamento dei gironi, qual è il suo pensiero a riguardo?

“Il mio pensiero è che sia giusto ridurre da tre a due i gironi Elite, ma doveva essere fatto in maniera più graduale e non così netta. Si vuole fare un eccellenza nel vero senso della parola, ma questo causerà tanta tensione nelle società che ancor di più punteranno solo alla vittoria e non alla crescita del ragazzo. Viviamo in un’epoca calcistica dove c’è ancora la mentalità che l’Elite si debba conquistare a tutti i costi. La riduzione dei raggruppamenti poi, fa nascere un altro problema, ovvero il futuro dei ragazzi di 18-19 anni. Toglierebbe a loro la possibilità di giocare, confrontarsi e di crescere. Se a questo poi aggiungiamo il fatto che non c’è più l’obbligo degli under nelle prime squadre, questi ragazzi li andremo a perdere”.

E’ cambiato il suo operato e la sua visione dopo tanti anni da direttore tecnico?

“Da tanto tempo ormai faccio questo lavoro e non mi reputo cambiato, sono sempre lo stesso. Sono il capo squadra degli allenatori e gestisco, ancor prima dell’aspetto tecnico e tattico, l’abbigliamento e l’educazione. Il nostro sistema di basa sull’improntare un modulo di formazione che sia uguale per tutte le categorie, in modo tale da far adeguare subito il ragazzo se dovesse salire di categoria”.

Cosa deve avere un calciatore per giocare al Villalba?

“Per giocare al Villalba, un giocatore deve avere attaccamento alla maglia e la capacità di soffrire. Siamo una società che per rimanere nei piani alti, non può permettersi di rallentare, bisogna dare il massimo sempre”.

Quali sono gli obiettivi della società?

“Il nostro punto forte sono gli Under 17. Le altre categorie invece, Under 14,16 e 19, faranno un campionato di sacrificio, mi aspetto di soffrire, anche se i 2010 mi stupiscono settimana dopo settimana e sono molto curioso di vederli in campo. Ma l’obiettivo di base del Villalba, è quello di portare più giocatori possibili provenienti dal nostro vivaio in prima squadra”.

Oltre ad essere il direttore tecnico, è anche l’allenatore degli Under 19. Che campionato vi aspetta?

“Il gruppo è un mix di classe 2007 e classe 2006 dello scorso anno, siamo una squadra molto giovane. Il nostro campionato sarà difficile perché ci andremo a scontrare con squadre che da anni fanno 50-60 punti nei campionati Elite, al contrario di noi che abbiamo giocatori che vengono dai regionali. Sabato è arrivata la prima vittoria in campionato contro l'Atletico 2000, ma la strada da percorrere è ancora tanta”.

Le piace più il ruolo da Direttore o da Allenatore?

“In società tutti sanno che amo più stare in campo che fuori. Ma in ogni cosa che faccio do il mille per cento. Io sono a disposizione della società. Quando ho accettato il ruolo da direttore tecnico, volevo lavorare a tutti i costi con Fabrizio Scrocca e sposare questa realtà. Fin quando starò con questi colori, darò il massimo”.

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