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l'intervista
01 Marzo 2025
Il Principe Giannini al Fiore di Marino
Come nasce l'idea dell'Academy
Dopo tanti chilometri e tante maglie nasce la sua Academy, qual è stato il primo passo? "Era un'idea che avevo da diversi anni, per la quale ero alla ricerca di un posto adatto per poterla realizzare. Avevo tutto su carta e poi col passare del tempo sono riuscito a renderla concreta. E proprio il trovare un impianto è stata la difficoltà principale, perché per fare qualcosa di importante c'è anche la necessità di avere la giusta location. Poi, per me il Fiore di Marino è stato un passaggio fondamentale della mia carriera visto che qui abbiamo vissuto gli allenamenti per Italia 90. A luglio siamo riusciti a far partire il tutto ed è stato solo il primo passo".
Dalla sola Scuola Calcio, quindi, avrete anche un settore agonistico? "Sì, perché non vogliamo perdere il patrimonio legato ai ragazzi del 2012 (l'Academy ha gruppi fino ai 2019) e quindi con loro faremo anche un discorso riguardo l'agonismo e poi passo dopo passo partiremo anche con le altre squadre. Con estrema calma e senza la pressione del risultato vogliamo dare la possibilità a tanti ragazzi del posto di potersi misurare con i vari campionati. Siamo aperti a tutti coloro volessero venire a giocare con noi".
Riuscire a coinvolgere tanti giovani è un'operazione complessa, anche perché il senso di appartenenza è qualcosa che ormai sembra essersi perso: come pensa di poterlo creare e recuperare? "Per far sì che i ragazzi si sentano parte di un qualcosa di importante e che si affezionino ai colori che indossano c'è bisogno di creare un ambiente ideale per le famiglie e per i ragazzi stessi. Con un club sereno ed un ambiente che li agevola, li tiene lontano dai pericoli, si può creare un importante senso di gruppo, di squadra e quindi anche sentirsi completamente parte di qualcosa di più grande".
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