Il Ponte di Nona cambia faccia: ora c'è speranza per il play out

Continua la corsa del Ponte di Nona verso la zona play out, grazie alla vittoria in rimonta per 1-2 contro il San Lorenzo fuori casa. Un successo firmato da Serediuc e Previtera, che hanno ribaltato lo svantaggio iniziale, portando la squadra a soli tre punti dall'obiettivo. I biancorossi stanno disputando una seconda parte di stagione sopra ogni aspettativa, con un ruolino di marcia paragonabile a quello di formazioni come Vigor Perconti e Spes Montesacro. Rispetto alle formazioni di Di Mario e Simeone, il Ponte di Nona ha infatti messo in cascina solo tre punti in meno nel girone di ritorno. Proprio contro i bianconeri, Mancini e compagni hanno ottenuto un punto prezioso in rimonta. Il 3-3 maturato sul campo della Spes ha dato maggiore consapevolezza alla squadra, che da quel momento ha saputo solo vincere: prima contro il Cor e poi nello scontro diretto con il San Lorenzo. Nel girone di ritorno, i biancorossi hanno completamente cambiato marcia, disputando otto gare di altissimo livello. Con tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte, ha raccolto 11 punti che hanno ribaltato ogni pronostico. Basti pensare che, considerando le stesse partite nel girone d’andata, aveva ottenuto un solo punto, dando un senso completamente diverso alla loro stagione. Nella prima metà di campionato, infatti, il Ponte di Nona aveva raccolto appena tre punti, frutto di tre pareggi e nessuna vittoria. Il primo successo è arrivato proprio nella gara d’esordio del ritorno, in casa contro l’Atletico Torrenova per 1-0, grazie alla rete di Parmeggiani a tempo ormai scaduto. Ora, con il rettilineo finale davanti, i biancorossi vogliono centrare l’obiettivo. Il calendario sembra sorridere alla squadra capitanata da Mancini: oltre alle sfide impegnative contro Accademia Frosinone e Vigor Perconti, affronteranno la Cynthialbalonga (nel prossimo turno), la Spes Artiglio e l’Ottavia in delle gare decisive per provare a puntare l'ultimo posto disponibile per affrontare il play out. Saranno proprio queste tre gare a decidere gran parte del futuro del Ponte di Nona.