L'INTERVISTA

Longarina, Antelmi: "Puntiamo sulla qualità del gesto tecnico"

UFFICIO STAMPA LONGARINA

Il responsabile dei preparatori dei portieri racconta come vengono curati i numeri 1 lidensi

In casa Longarina TSS si cura tutto nel dettaglio, anche per quello che riguarda la crescita e lo sviluppo dei portieri. A coordinare il lavoro della preparazione degli estremi difensori c'è Valerio Antelmi "Il mio percorso alla Totti Soccer School è iniziato quindici anni fa ed è sempre stato profondamente intrecciato con la società sotto ogni aspetto: sono molto legato al club e alla proprietà e da allora il legame con questa realtà è diventato totale, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano. All’interno della Totti Soccer School esistono attività specifiche sia per la scuola calcio sia per il settore agonistico. Il format di base può essere lo stesso, ma cambiano in modo netto la tipologia di lavoro e gli obiettivi: tecnici, tattici e fisici. Questi vengono modulati nel pieno rispetto delle caratteristiche delle diverse fasce d’età. Ogni giocatore ha sensibilità e tempi di apprendimento differenti, legati soprattutto alle capacità coordinative e allo sviluppo motorio. Il principio cardine resta l’apprendimento attraverso il gioco. Nella scuola calcio si gioca, sempre. Questo concetto viene applicato anche al ruolo del portiere: si impara la tecnica, ma sempre in forma ludica. Puntiamo molto sulla qualità del gesto tecnico e questo approccio ci ha restituito riscontri evidenti: portieri più efficaci, più rapidi e più sicuri. Questo è un grande insegnamento che arriva da Guido Nanni, un suo principio che abbiamo fatto nostro e che applichiamo sia nella scuola calcio sia nel settore agonistico. Accanto alla componente tecnica, il lavoro si sviluppa anche sul piano tattico, attraverso situazioni di gioco reali. Possiamo definirlo un lavoro globale, che ricrea contesti riconoscibili a livello di gara, aiutando i ragazzi a leggere e interpretare le situazioni in modo naturale. Un altro protagonista fondamentale del nostro percorso è stato Luca Curci. Per un anno e mezzo abbiamo lavorato insieme e il rapporto è rimasto solido sia sul piano professionale sia umano. Da lui abbiamo imparato molto, in particolare su posizioni e posture: ha uno sguardo da Serie A e questo fa la differenza. Avere avuto la possibilità di confrontarci con figure come Nanni e Curci ci ha permesso di costruire un percorso completo e strutturato. Dal mio punto di vista personale, porto in campo anche la mia formazione da insegnante. L’aspetto pedagogico, psicologico e fisico è centrale nel nostro metodo. Unendo queste competenze alla parte tecnica e tattica nasce un approccio all’allenamento a 360 gradi, valido dai più piccoli fino alla prima squadra. In questo percorso lavoro in sinergia con Walter Spirito: lui segue la prima squadra e il settore agonistico, io la scuola calcio e la pre-agonistica. È una divisione dei ruoli che ci permette di mantenere coerenza metodologica e qualità su tutta la filiera".

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