L'intervista

Città di Cerveteri, Fabietti: "Vedo tanta ipocrisia intorno a questo movimento"

Francesco Mancin

Il direttore sportivo del Città di Cerveteri, Sandro Fabietti, dice la sua sul delicato momento che il calcio dilettantistico sta attraversando con parole molto chiare: "C’è tanta ipocrisia da parte di presidenti e addetti ai lavori. La verità va detta proprio perché siamo ancora dentro ad una pandemia e la verità in riferimento alla ripartenza del campionato è una sola; determinati club che fino a poco tempo si proponevano come esempi dal punto di vista professionale ed economico, ad oggi hanno tirato i remi in barca poiché non hanno più i soldi per disputare degnamente un campionato importante come quello di Eccellenza. Certi presidenti provano, attraverso il Coronavirus, a non far trapelare la verità più dura e scomoda soprattutto per l’opinione pubblica e le rispettive tifoserie ossia che non hanno risorse materiali per proseguire la stagione. Sono tanti i club che hanno già "liberato" i calciatori più rappresentativi: queste società qualora si riprendesse non hanno proprio un undici valido da mettere in campo. A tali presidenti dico di essere onesti coi propri tifosi almeno poiché chi sta dentro al movimento calcistico come il sottoscritto le cose le verità le sa e le verità sono quelle che ho appena elencato. Attendo con ansia la ripresa del campionato poiché sarebbe la testimonianza concreta di ciò che sto affermando. Aggiungo che sono proprio i club cosidetti pieni di blasone e storia calcistica a nascondersi dietro la pandemia per non ripartire: questi club al momento non solo non si allenano ma non hanno più una squadra decente, proporzionata insomma al rango di cui sino a pochi mesi fa si vantavano di avere. È ora di farla finita con le barzellette perché qui parliamo di Eccellenza e non del calcetto tra gli amici con tutto il rispetto di chi ad oggi non lo può ancora praticare. Fare calcio a certi livelli è una cosa seria e non uno scherzo ne un passatempo per chi si auto proclama con una carica in un club e magari non sa neanche come e perché rotola un pallone su un rettangolo di gioco".

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