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l'intervista
Il bomber si è raccontato dopo il debutto da incorniciare con la formazione di Giovannelli
27 Settembre 2022
Baldari in azione contro l'Avellino (Foto ©Cassoni)
Un esordio da sogno, non c'è altro modo per descriverlo. Tre gol all'esordio stagionale dopo il salto nel professionismo rappresentano una soddisfazione che non tutti riescono a trovare. Gabriele Baldari, classe 2007 scuola Urbetevere, ci è riuscito domenica nella sfida contro l'Avellino. La sua tripletta è stata decisiva ai fini del risultato finale di 4-3 che ha consegnato i tre punti al Latina di mister Roberto Giovannelli. "Venendo da un campionato Elite per me si è trattata della prima partita nel professionismo e diciamo che non poteva andare meglio - ha esordito Baldari, che poi ha proseguito - Segnare una tripletta all'esordio credo sia il sogno di qualsiasi giocatore ed io sono riuscito ad esaudirlo. So bene che la strada è ancora lunga e di certo non mi accontento, in fin dei conti sono appena all'inizio. Qui a Latina mi sono calato subito nella nuova realtà instaurando un ottimo rapporto con tutti i miei compagni, lo staff ed il direttore Giuseppe Zazzara che ringrazio di cuore". il bomber del Latina si è rivelato implacabile per la difesa dell'Avellino: "Come ho detto prima è stata una bella soddisfazione e ci tengo a fare una dedica. Anzi, visto che ho segnato tre gol ne posso fare tre vero? (Ride, ndr). Come al solito, il primo va sempre a mia sorella Ilaria, che mi sprona ogni giorno ed è un vero porto sicuro. Il secondo non può che andare a mio nonno, uscito da poco dall'ospedale. Non vedeva l'ora che arrivassi nel professionismo, adesso ci sono e voglio continuare a sognare anche per lui. Il terzo gol è per mamma e papà, che fanno sacrifici per me ogni giorno". Baldari ha poi concluso raccontando il percorso che lo ha portato a vestire la maglia del Latina, partito dall'Urbetevere: "Un ringraziamento speciale va a tutta la grande famiglia gialloblù che mi ha permesso di compiere il salto nel professionismo. Nella scorsa stagione ho raggiunto uno stato di forma fisica mai trovato prima e quello non può che essere merito dello staff. Ho fatto parte di una grande squadra che ha raggiunto i playoff e si è tolta davvero belle soddisfazioni, considerando che per noi - come per i nostri coetanei - in sostanza si trattava del primo campionato a undici visti i due anni di Covid da cui eravamo reduci. All'inizio del girone di ritorno avevo capito di aver alzato l'asticella ed essermi migliorato, poi è arrivata la chiamata del Latina".
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