Federico Nardin in totale ascesa: il centrale della Roma convince sempre di più

Si stanno pian piano delineando tutti quelli che potrebbero essere i ruoli "definitivi" dei 2007 della Roma. Nella scorsa stagione, sotto la guida di Antonio Rizzo, tanti elementi cambiavano spesso posizione, a volte saltando persino da una zona all'altra del campo. Non che fosse un qualcosa di negativo, anzi, se l'intero gruppo sta crescendo in questo modo il merito è di chi ci sta lavorando evidentemente nel modo giusto. Dopo il derby di fine novembre scorso, l'Under 16 di Falsini aveva dato l'idea di iniziare a prendere una forma importante. Ricordate Lulli da esterno? E Scacchi come vertice alto del rombo di centrocampo? Mister Falsini ha continuato a sperimentare e innovare, sbagliare e crescere, tutto con l'ambizione di avvicinarsi il più possibile alla perfezione. Perché, lo ripetiamo, questo gruppo è talmente forte e completo che ha il dovere di ambire alla perfezione. Si ha la sensazione che questo gruppo possa ripetere quanto di eccezionale fatto dai 2004 che, nonostante le tante perdite nel corso degli ultimi due anni, stanno dicendo la loro in Primavera. Tornando ai 2007, ieri Zinni e Morucci sono stati inseriti da Ciaralli da sotto età in Under 17 nella sfida col Frosinone. Ora però è arrivato il momento di approfondire il discorso Nardin. Nella scorsa stagione veniva impiegato soprattutto da centrocampista, poi qualche esperimento come difensore. Quest'anno la definitiva consacrazione come difensore centrale che, ad oggi, ha dato risultato più che incoraggianti. Senso della posizione, attenzione in fase di marcatura e intesa con Zinni hanno fatto sì che si alzasse un vero e proprio muro davanti alla porta giallorossa. Quel che più ha stupito di Federico Nardin è stata però l'evoluzione fisica. Struttura dirompente che non pregiudica velocità e agilità, due aspetti cruciali nel bagaglio atletico-coordinativo di Nardin, insieme ad un'esplosività di altissimo livello. Alcuni interventi rischiosi ma efficaci nelle ultime settimane la dicono lunga sulla consapevolezza che sta prendendo il 2007 nel ruolo di centrale difensivo, con quella dose di sprezzante pericolo che a volte lo porta magari fuori posizione, ma che non gli fa mai perdere lucidità. Il tutto condito da una buonissima tecnica di base degna di un centrocampista, che permette di costruire dal basso l'azione dei giallorossi. Insomma, nella generale ed esponenziale crescita di questa Roma, Federico Nardin ne rappresenta senza alcun dubbio uno dei principali alfieri.