l'intervista

Lazio, Bianchessi: "Gettate le basi per un futuro al top"

Il responsabile del settore giovanile traccia un primo bilancio del suo operato in biancoceleste: "Stiamo facendo bene, serve programmazione per raggiungere gli obiettivi"

In casa Lazio l'arrivo di Mauro Bianchessi, nuovo responsabile del settore giovanile biancoceleste, ha sicuramente portato una ventata d'aria fresca e il grande lavoro svolto nel corso di quest'estate, ha iniziato a dare le prime indicazioni. Ci sarà ancora tanto da fare, ma intanto, dopo un paio di mesi dal via dei vari campionati, Bianchessi ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio tracciando un bilancio sui vari gruppi biancocelesti, non prima però di aver elencato le priorità dei ragazzi che si approcciano al mondo del calcio: "A loro diciamo sempre che la scala dei valori comprende la famiglia, la scuola e poi il calcio. La scuola è determinante e importante, è l'unica certezza che si ha a questa età ed anche oltre, mentre il calcio fatto seriamente può essere una seconda opportunità. Facciamo pressing sui ragazzi per farli studiare e andare bene, la pagella è un dato importante sul loro prosieguo della scuola e, soprattutto alle superiori, se non raggiungono la sufficienza vengono esclusi dalle partite, si alleneranno senza esser convocati. Questa è la realtà di oggi della Lazio, una società che tiene alla formazione dei ragazzi, non solo a livello calcistico". Bianchessi poi si concentra sulle giovanili: "Per quanto riguarda la scuola calcio ovviamente i risultati non sono importanti, i ragazzi devono solo giocare e divertirsi senza alcuna pressione; per l'agonistica, invece, non possiamo nascondere che risultati e classifica lo sono eccome. Dai 14 anni in su il risultato conta, fa parte della crescita del giocatore, della valutazione di esso, degli allenatori, dei dirigenti e di me stesso". I risultati però non si possono raggiungere se prima non c'è programmazione, parola chiave secondo Bianchessi: "Nulla è lasciato al caso, prima di arrivare al campo si lavora negli uffici, c'è una programmazione di tre mesi in tre mesi - spiega - abbiamo degli obiettivi da raggiungere e lo staff tecnico, atletico e medico, fisioterapisti compresi, è di livello altissimo. La società ha fatto degli investimenti notevoli per il materiale di allenamento e per migliorare le prestazioni e la tenuta atletica. Questo è l'anno zero, stiamo iniziando a gettare le basi per costruire un settore giovanile che nei prossimi quattro anni deve produrre giocatori. Guardiamo il presente per costruire il futuro". Qualche risultato importante, però, inizia già ad arrivare: "L'Under 16 di Fratini partiva da una base valida, nonostante lo scorso anno il gruppo non sia riuscito a qualificarsi per le finali - spiega Bianchessi - abbiamo fatto alcuni movimenti di mercato inserendo il portiere Moretti, il difensore Battistelli, l'attaccante Zilli che ha delle caratteristiche particolari e facendo rientrare dal prestito Pesciallo, un buon giocatore che tutt'ora non capisco come mai non fosse qua. La prima posizione in classifica dei 2002 crea entusiasmo, ad oggi siamo a sei punti dal terzo posto e questo significherebbe un accesso diretto alle finali, una qualificazione che alla Lazio manca da tempo. Il campionato però è ancora lungo. La squadra sta rispondendo ad una nuova metodologia di allenamento, di preparazione e di filosofia di gioco. Sull'Under 15, invece, non ci abbiamo messo molto le mani arrivando tardi, ma Rocchi sta facendo un buon lavoro, siamo a 5 punti dal posto che ci garantirebbe un accesso alle finali. È difficile, ma è nostro dovere provarci. Infine, sui Giovanissimi Fascia B Elite di Marco Alboni siamo intervenuti forte sul mercato e stiamo avendo degli ottimi risultati. Tutti mi dicono che nessuno ricorda quando è stato vinto l'ultimo titolo regionale di categoria, quindi speriamo sia l'anno buono. Però bisogna stare con i piedi per terra e lavorare perchè la strada è ancora lunga - conclude - la Lazio è una grande famiglia, ma un direttore non può cambiare un settore giovanile se non ha collaboratori ed allenatori importanti, oggi alla Lazio ci sono".

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