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Nicchi: "Non rischieremo la vita dei nostri arbitri"

Intervenuto a Radio Sportiva, il presidente dell'AIA parla dell'emergenza Covid-19: "Siamo uomini di regole, rispetteremo le indicazioni"

30 Marzo 2020

Tornare in campo il prima possibile, ma non a costo della vita. E neanche della salute. Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva chiarendo la posizione dell’AIA: “Penso che non sia il momento di parlare di prospettive a breve o lungo termine, ma di concentrarci sul presente e sulla battaglia che stiamo combattendo - ha dichiarato il numero uno dei fischietti italiani - Gli arbitri sono persone di regole e pertanto rispetteremo ogni indicazione di Federazione e Governo. Siamo pronti a ripartire, vogliamo essere protagonisti della ricostruzione, ma sicuramente non manderemo gli arbitri in campo a rischiare la vita. Anche per noi servono le giuste garanzie”. Un nuovo inizio che sembra sempre più lontano: “Per adesso i motori sono fermi, naturalmente a casa ognuno fa quello che si sente di fare per mantenersi in forma. Il fattore economico? Parlarne adesso è futile. Se i campionati ripartiranno ci comporteremo di conseguenza, così come se non ripartiranno. Vediamo cosa accadrà, se gli arbitri di vertice sotto contratto dovranno fare dei sacrifici affronteremo sul problema con la Federazione, siamo dei professionisti e non lesineremo su una settimana o un mese”. Ultima battuta sulle iniziative di beneficenza dell’AIA: “Stiamo lavorando anche sotto quel profilo, magari non ve ne siete accorti perché lo stiamo facendo in grande silenzio”.

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