Cinismo e solidità. Lazio, per i quarti la chiave sarà la forza mentale

Solidità e cinismo. Gli ingredienti principali di una vittoria sudata e fondamentale, come quella ottenuta dalla Lazio al Comunale di Ceprano, violando la casa del Frosinone. Tre punti che hanno un’importanza di gran lunga maggiore di quanto possa dire lo score, visto che al ritorno i biancocelesti avranno non solo due risultati su tre, ma anche la possibilità di perdere con un solo gol di scarto per approdare ai quarti di finale. Sicuramente in quel del Green Club mister Alboni non punterà a questo, data l’indole dell’allenatore a volersela sempre giocare, senza fare conti aggiuntivi. Nella tana dei leoncini le Aquile si sono fatte valere sotto il piano dell’agonismo e dalla cattiveria agonistica, resistendo poi nella ripresa al ritorno degli avversari, che hanno accorciato le distanze, non trovando poi però il punto del pari. Un epilogo che ha sicuramente infuso grande fiducia nel gruppo dei 2007, da sempre non solidissimo sotto il piano mentale, nonostante gli importanti passi in avanti di questa stagione. Nella gara di ritorno i capitolini dovranno gestire un vantaggio prezioso, magari puntando lievemente di più su quelle trame di gioco che spesso si sono viste davanti al pubblico amico. Il ritorno di Carbone in questo senso, sperando anche in quelli di Fazio e Scuto, uniti alla verve di un Chiucchiuini stupendo tra le linee al Comunale, saranno i moti principali di una formazione, che, entrando tra le prime otto, taglierebbe un traguardo straordinario. Molto però passerà dalla capacità dei romani di tenere a bada l’orgoglio ciociaro, pronto a tornar fuori dopo una gara a dir poco opaca la scorsa domenica. Sarà necessario quindi non farsi trovare impreparati sul piano mentale, l’ultimo tassello che lo staff di Alboni sta provando a perfezionare con ottimi risultati. Aver trovato finalmente la prima vittoria contro i pari età giallazzurri ha dato una grande spinta ai biancocelesti, che ora vogliono compiere l’ultimo passo.