Mondiale U20

La semifinale è una garanzia. Ora però gli azzurri vogliono prendersi la Coppa

Federico Meuti

Se le edizioni in Corea Del Sud e Polonia avevano fornito indizi importanti, la kermesse in Argentina ci ha confermato questa tesi. Ebbene si signori, in Italia di talento ce n’è , e pure tanto, soprattutto non sfruttato a dovere, come sottolineato dall’attuale stella della nazionale U20 Cesare Casadei. Un cane che si morde la coda. Quello di non riuscire a puntare sugli elementi del vivaio, facendosi prendere dalla foga e dalla fretta di dover raggiungere subito dei traguardi forse un po’ confusi, magari neanche troppo necessari se visti  nell’ottica futura, al posto di far germogliare i fiori cresciuti con tanta cura negli anni precedenti. Gli anni del vivaio, delle prime vittorie, dei primi insuccessi, ma comunque formandosi pian piano fino a raggiungere il livello richiesto dalle prime squadre. Eppure il vento da un po’ ha cominciato a tirare in un’altra direzione, impedendo ad eccessivi conservatori e rigidi fondamentalisti di proseguire sulla falsa riga di un paese senza futuro o senza talento. Sicuramente qualcosa è cambiato, e le mancate qualificazioni alla Coppa del Mondo ne danno la piena dimostrazione. Magari non ci sono più certi giocatori di un tempo, o magari quelli attuali sono semplicemente diversi. Quel che è certo è come meritino l’occasione di potersi mettere in mostra, sul massimo palcoscenico, con la calma giusta per aspettare la loro esplosione. Anche perché, se si guarda alle competizioni di categoria, gli azzurri difficilmente hanno deluso.

La partita

Tolta la parentesi isolata con l’U17 quest’anno, orami la nostra U20 è alla terza semifinale consecutiva nei rispettivi Mondiali, e ora sogna di mettere le mani sulla Coppa. Già nell’edizione del 2017 (in Corea Del Sud) e 2019 (Polonia), l’Italia entrò di diritto tra le migliori quattro del paese, fermandosi sempre uno step prima dell’atto conclusivo, per mano di Inghilterra ed Ucraina. Sulla strada della truppa di Nunziata adesso c’è proprio la Corea Del Sud, autrice di un percorso importante in terra argentina e pronta a giocarsi le sue carte. Dopo aver fatto fuori la Francia nel girone, gli asiatici hanno eliminato l’Ecuador agli ottavi e poi l’ottima Nigeria ai quarti, regalandosi questo sogno. Se si vuole parlare di cammini illustri però, nessuno ha fatto meglio di quest’Italia. In un girone tostissimo, Casadei e compagni hanno vinto la super classica con il Brasile, sconfitto l’Inghilterra agli ottavi, in un match bellissimo, mandando a casa la Colombia ai quarti con un dominio assoluto. Il tutto grazie ad un gruppo solido ed unito, che si è praticamente conosciuto nel raduno pre Mondiale, viste le scelte rimodulate dal ct per assenze e giocatori non convocabili. Alla fine però il lavoro paga sempre, e domani gli azzurri scenderanno in campo per raggiungere quella Terra Promessa chiamata finale.

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