La scalata di Federico Terlizzi: "Chico" è ormai una certezza per la Roma

15 giugno e un compagno di squadra, un "fratello", che va ko a causa di un brutto infortunio. Inizia così la scalata di Federico Terlizzi nei 2007 della Roma. Non che abbia goduto del crociato rotto di Raul Zinni, difensore centrale titolare insieme a Nardin sino a quel momento, tutt'altro. "Chico" è stato tra i primi a raggiungere l'ex Pescara in ospedale dopo l'operazione (così come il primo ad abbracciare Zinni dopo il trionfo tricolore), segno che questa squadra, prima di essere tale, è soprattutto un gruppo di amici. Di fratelli, per l'appunto.

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Così, mentre quello che era stato tra i migliori difensori dell'anno iniziava l'iter di riabilitazione per tornare a splendere, Terlizzi è stato catapultato dal primo minuto qualche giorno più tardi per la semifinale Scudetto contro il Milan. Sino a quel punto della stagione il figlio d'arte non aveva praticamente mai giocato da titolare, raccogliendo perlopiù ingressi in campo a gara in corso. A Trigoria, il 18 giugno, arrivano subito risposte più che incoraggianti per mister Falsini, con Terlizzi che sfoggia una prestazione da applausi contro uno degli attacchi più forti del campionato guidato da Camarda. Prove generali, più che altro, visto che l'andata di Milano aveva già spostato il passaggio in finale verso i colori giallorossi. Quegli stessi colori che esploderanno veementi una settimana più tardi nell'ultimo atto tricolore contro la Fiorentina dove assistiamo a una super prova di Terlizzi. 

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Forse è proprio in quel momento che dalle parti di Trigoria si sono resi conto che questo gruppo, quello dei 2007, è destinato a riscrivere la storia di un settore giovanile già glorioso come quello della Roma. Se non altro perchè, ad oggi, ipotizzare chi non riuscirà a raggiungere i migliori palcoscenici è impresa ardua. Così come arduo è il compito di Falsini che ogni domenica ne deve mandare in campo solamente undici.