L'intervista
Viscidi tra aneddoti e retroscena: "Raspadori, Camarda e non solo... Vi racconto"
"Chi di voi gioca centravanti?". Un timido stuolo di ragazzi alza la mano in mezzo ad una sala conferenze gremita come a dire "Noi!" prima che, da chi siede in cattedra, gli venga indicato un loro coetaneo: "Lui è l'attaccante della Nazionale, se siete più bravi fatecelo vedere".
L'uomo che 'indica la via' è Maurizio Viscidi, coordinatore delle Nazionali giovanili azzurre, il quale, con poche e semplici parole, richiama l'attenzione di tutti i presenti, in particolar modo dei 60 calciatori convocati dal tecnico Massimiliano Favo per il Torneo dei Gironi, categoria Under 17, in programma da ieri fino a domenica 26 novembre sui campi di Novarello. "Questo torneo, insieme al Torneo di Natale (Under 15, ndr) e all'altro Torneo dei Gironi (Under 16, ndr), rappresenta una porta d'ingresso nelle Nazionali giovanili - specifica Viscidi -. I ragazzi vengono visionati prima con i propri club nei campionati di competenza e poi testati in manifestazioni ad hoc come questa, dove hanno la possibilità di confrontarsi con i migliori".
Metodologia e criteri di selezione. La Federazione e il Club Italia possono vantare un database "completo e costantemente aggiornato", frutto di un lavoro di scouting capillare "ogni fine settimana vengono visionate 70 partite tra Campionati Giovanili e Prima Squadra", all'interno del quale i calciatori vengono catalogati con un metodo ben preciso: "Quello dei colori (rosso, giallo, celeste e azzurro, ndr) - racconta il coordinatore delle Nazionali giovanili - è un sistema che ci consente di avere un linguaggio comune: l''azzurro', ad esempio, indica un calciatore che riteniamo meritevole di indossare la maglia della Nazionale ma non è detto che un 'azzurro' a 16 anni lo rimanga a 23 e viceversa. I cambiamenti possono avvenire sia in positivo che in negativo". In tal senso, Viscidi ricorda alcuni ragazzi passati, anche dal Torneo dei Gironi, che oggi fanno parte della Nazionale A del CT Luciano Spalletti: "Bastoni, Cristante, Donnarumma, Dimarco e Locatelli hanno iniziato il percorso in Under 15, Frattesi e Raspadori in Under 17 e Chiesa in Under 18 ma potrei andare avanti facendo molti altri esempi. Il nostro obiettivo è quello di intercettare il prima possibile il talento e insieme ai club, che lavorano quotidianamente su di loro, fornire delle esperienze europee e mondiali per portare questi ragazzi a raggiungere un livello internazionale, non solo nazionale".
La 'sorpresa': Giacomo Raspadori. "È stata una bella sorpresa - confessa Viscidi - perché non aveva un colore 'alto' e, adesso, è in Nazionale A. Lui è un classe 2000 e, negli anni in cui faceva le giovanili, gli 'azzurri' che avevamo erano Moise Kean e Pietro Pellegri (ai tempi nel Genoa, ndr) mentre Raspadori era considerato 'celeste', da qualcuno addirittura 'giallo'. È arrivato dov'è perché ha delle qualità intellettive e morali superiori, aspetti che non sempre vengono valutati con attenzione dagli addetti ai lavori. Nel calcio, non esistono solamente le componenti tecniche e tattiche". Il Torneo dei Gironi, che rappresenta un investimento per la Federazione, ha un obiettivo ben preciso: "Mi aspetto di trovare quattro 'celesti' - rivela il coordinatore delle Nazionali giovanili -, ragazzi che potrebbero star bene nella rosa e che reggano bene il livello del calcio internazionale. Non mi aspetto, invece, di trovare un 'azzurro' perché sono calciatori talmente evidenti, che sono già stati intercettati".
Il ragazzo prodigio: Francesco Camarda. Tra i grandi assenti della manifestazione, c'è l'attaccante, classe 2008, del Milan, convocato in Prima Squadra in vista della 13ª giornata di Serie A contro la Fiorentina in programma stasera (ore 20.45) a San Siro. "Non serve la Nazionale per scoprirlo - sottolinea Viscidi -, lo vede chiunque. Parliamo di una prima punta potente, determinata e con grandi capacità realizzative, come si è visto specialmente in Youth League (3 presenze, 3 reti e 1 assist, ndr). Al momento è giustamente sulla bocca di tutti perché ha tutte le qualità per diventare un calciatore molto importante, anche a livello internazionale. Il Torneo dei Gironi, però, serve principalmente a trovare i nuovi Raspadori, ragazzi che non saltano subito all'occhio ma che hanno comunque qualità importanti".