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l'intervista

Angelo Fabiani a tutto tondo: Primavera e giovanili, il punto del ds

Il direttore sportivo biancoceleste ha affidato ai canali ufficiali del club le sue riflessioni

19 Dicembre 2023

Angelo Fabiani a tutto tondo: Primavera e giovanili, il punto del ds

Angelo Fabiani, ds della Lazio (Foto ©SsLazio)

Chiusura di anno solare, tempo di bilanci. Angelo Fabiani, dalla scorsa estate direttore sportivo della Lazio è intervenuto su Lazio Style Radio ed ha offerto le sue riflessioni sul lavoro svolto e su quanto ancora c'è da fare, spaziando dalla Primavera al settore giovanile, passando per la prima squadra. Dopo l'esperienza con ancora Igli Tare all'interno del club il direttore biancoceleste si era occupato principalmente della Primavera e della formazione femminile, la Lazio Women, impegnata adesso al ritorno in Serie A. "Sono due squadre che lo scorso anno ci hanno dato grosse soddisfazioni - commenta -  Per quel che riguarda la Primavera non nascondo che quando sono arrivato le cose non andavano così bene ed ho aspettato 6-7 giornate prima di intervenire. Bisogna avere conoscenza di quello che si fa, altrimenti si rischia di peggiorare le cose. Mi dicevano che questa squadra avrebbe fatto fatica a salvarsi, poi abbiamo istituito un metodo con gli stessi giocatori che invece stanno facendo un buon percorso. Sono ai quarti di finale di Coppa Italia e sono terzi in classifica: hanno tutte le carte in regola per vincere il campionato". E venerdì ci sarà la prova del fuoco nel derby contro la Roma. 

Settore giovanile

L'ampliamento del raggio d'azione di Angelo Fabiani si è poi esteso anche sul futuro prossimo della Lazio. "Notavo come se la Lazio dovesse essere al servizio del singolo tesserato - commenta - che per me è la cosa più sbagliata: semmai è l'esatto contrario. E' soltanto in questo modo che si possono raggiungere dei risultati importanti ed ottenere una mentalità vincente. Tutto ruota intorno al risultato e ogni volta che si è costretti a sollevare un tecnico o un collaboratore non è una vittoria per un dirigente, ma una sconfitta. Ho sempre fatto prevalere il bene comune, col singolo non si va avanti, questo è il metodo che stanno recependo anche nel settore giovanile. Riguardo lo scouting, ognuno ha il suo metodo. Quel che mi ha sorpreso è che nella Lazio avevamo molti ragazzi provenienti da fuori regione e che ho visto all'opera: non erano tra i migliori del vivaio della Lazio. Dobbiamo essere bravi a fare scouting, ho quindi 2-3 persone che vedono le partite e che segnalano qualche ragazzo. Finora abbiamo fatto 800 provini per prendere il meglio su Roma. Questo non vuol dire che un giocatore importante che viene da fuori non sarà preso, ma prima la cosa era troppo sbilanciata". 

Qui l'intervento integrale di Angelo Fabiani su Lazio Style Radio

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