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FOCUS
07 Agosto 2025
Reale e Gasperini (Foto ©AsRoma)
A rinnovo firmato con la Roma - indispensabile per poter andare in prestito - e accordo sostanzialmente definito con la Juve Stabia, i convocati di Gasperini per il Lens hanno cambiato forse qualche carta in tavola. A Trigoria erano certi che Filippo Reale partisse all'indomani della sfida contro il Cannes, e invece...
Il neo allenatore giallorosso ha deciso di portarlo nuovamente con sè, prima per la trasferta in terra francese, poi per la tournèe in Inghilterra. Ieri Gasperini ha gettato nuovamente nella mischia, inserendolo al posto di Angeliño al 77'. A differenza di Romano, visto solo contro il Kaiserslautern, l'esterno è subentrato anche contro il Cannes (al 57', al posto di El Shaarawy). Semplice gestione delle risorse attualmente a disposizione? Attesa del sesto difensore in arrivo dal mercato e poi via libera? Sicuramente. Intanto, però, la vera domanda sovviene quasi in automatico: Filippo Reale potrebbe o dovrebbe rimanere? Vediamo tre pro e un unico grande contro.
1) Nessuno ci toglierà dalla testa che dal punto di vista fisico-atletico, oltre a Romano, sia proprio Reale uno dei pochissimi giovani in grado di sostenere il calcio di Gian Piero Gasperini.
2) L'esperimento dello scorso anno ha funzionato e così la Roma si è ritrovata un giocatore in grado di ricoprire un ulteriore ruolo, quello di difensore. Con Falsini ha giocato anche da centrale in una linea a quattro - posizione in cui forse faticherebbe in ottica calcio dei grandi - ma da braccetto la storia cambia. Fisico, potenza, atletismo, velocità e un bagaglio di capacità aumentato con le preziose indicazioni dell'ex tecnico della Primavera. Ieri, contro l'Aston Villa, qualcosa si è visto in modo chiaro ed evidente.
3) Se è vero che il passato non si dimentica, la fascia continua ad essere la posizione di campo in cui Reale si trova più a suo agio. Anche questo, nella serataccia di ieri, si è visto bene. Gasperini lì ha una certezza, Angeliño e poi c'è Salah-Eddine, che è tornato dall'infortunio ma senza convincere troppo. La situazione ideale per far crescere Reale, che siamo sicuri scavalcherebbe rapidamente Salah-Eddine nelle gerarchie del tecnico, sempre che non lo abbia già fatto... E/o sempre che l'ex Twente non saluti subito.
Probabilmente è solo uno il "contro" rispetto alla permenza nella Capitale dell'esterno dei Castelli Romani, ma non di poco conto. Il profilo è di quelli seriamente validi, il suo valore potrebbe moltiplicarsi al pari delle sue capacità, in un percorso di crescita che nella Capitale sarebbe sicuramente accelerato. A patto che giochi. Non ci immaginiamo ovviamente un Reale titolare in tutte le gare, ma che sia davvero un effettivo della rosa quello sì, è fondamentale. Altrimenti, visto che le possibilità di certo non mancano, è giusto andare a fare esperienza in Serie B.
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