Gamberini esclusivo: "Il Bologna un esempio. Pioli sa come risollevare la Fiorentina"

In quanto a progetti, in Italia siamo indietro anni luce. Se pensiamo anche ai tanti club che spariscono...

"Purtroppo si tende a provare a risolvere la situazione quando il fatto è già accaduto, ma dovrebbe funzionare al contrario. Verificare in partenza se un progetto può stare in piedi o se destinato a cadere, servirebbe un organo di controllo che agisca con determinazione. Anche perchè spesso ci si dimentica delle persone che lavorano dietro un club, che non prendono chissà quali cifre e che, al fallimento della società, si ritrovano senza lavoro. In Italia il calcio è un asset economico importante e va tutelato anche per questo motivo"

Adesso scendiamo in campo: in Italia c'è talento?

"Non ho dubbi, ce n'è a tutti i livelli e anche in abbondanza. Io vedo talento ovunque, nei settori giovanili, nei dilettanti. Vedo in continuazione giovani dal potenziale enorme. Il problema molto spesso subentra a un livello superiore, nel senso che per loro c'è chiaramente bisogno di un percorso che li accompagni. Questo, purtroppo, molto spesso viene meno"

In questo percorso quanto sono importanti le Under 23?

"Tantissimo. Ho avuto la fortuna di toccare con mano come e quanto le seconde squadre possano incidere positivamente sulla crescita di un ragazzo. In questo modo si permette ai club di aggiungere un tassello nella scalata verso la prima squadra, un tassello che diventa cruciale, decisivo. Uscire dalla Primavera e andare con i grandi a volte difficile, così invece si approccia in maniera più soft. In più i club possono capire il reale potenziale di un giocatore e poi potersi immaginare le tappe giuste: ci sono quelli che esplodono subito,  quelli che hanno bisogno di tempo. Lo vedo come una sorta di filtro che può portare solo benefici a tutti"