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Lazio: nuovo ruolo ma è il Miceli di sempre

La scelta di Bonatti di schierarlo al centro della difesa ha sorpreso tutti ma il centrocampista è tornato a brillare a modo suo

27 Settembre 2016

Alessio Miceli © Gazzetta Regionale

Alessio Miceli © Gazzetta Regionale

Alessio Miceli © Gazzetta Regionale

Quel gol contro il Trapani avrà avuto tutto il sapore di una rivincita. Alessio Miceli, l'ha segnato a modo suo, con una punizione da brividi che si è insaccata dritta sotto l'incrocio dei pali. Una rivincita, personale per carità, come a voler gridare al mondo del calcio di non dimenticarsi di lui. Dopo un anno agrodolce negli Allievi Nazionali, in cui le soddisfazioni personali (addirittura undici i gol segnati in campionato con la fascia di capitano rigorosamente al braccio) sono state sicuramente maggiori di quelle di squadra, il salto in Primavera è stato tutt'altro che facile. Bonatti non ha fatto sconti, alzando subito l'asticella e mostrando il pugno di ferro nella gestione del gruppo. Miceli lavora, suda e ruba con gli occhi dai compagni di reparto più esperti. Bonatti però lo mette ben presto di fronte ad una prova a dir poco dura: lo schiera al centro della difesa. Miceli difensore centrale, una frase che sino a qualche tempo fa sembrava impossibile anche solo immaginare. La scelta dell'allenatore, magari dettata anche da un organico che presenta ampie lacune, è quantomai azzardata, soprattutto per le qualità tecniche di questo classe '99. Vedere nei quattro di difesa un centrocampista che sino ad oggi ha mostrato di avere capacità di calcio e visione di gioco decisamente sopra la media lascia, per così dire, l'amaro in bocca. Miceli però si è rimboccato le maniche, niente rimbrotti o ripicche. Alla fine così il “nuovo” Miceli ha comunque trovato il modo per tornare a sorprendere e lo ha fatto alla vecchia maniera: ricordando a tutti che un piede così non lo si trova certo dietro l'angolo. La corsa verso la panchina e l'abbraccio con Bonatti sono il simbolo della voglia di questo ragazzo di tornare ad essere protagonista senza polemiche, solo ed esclusivamente attraverso quel rettangolo verde che, da qualche anno a questa parte, lo ha consacrato come uno dei prospetti più interessanti nel settore giovanile biancoceleste.

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