Lazio, il weekend perfetto di Manolo Portanova

Il gol realizzato sabato a Formello da Manolo Portanova non è semplicemente un bel gol nel senso estetico del termine. Dietro quella giocata c'è molto altro. C'è la dimostrazione di personalità, la voglia di spaccare il mondo, il coraggio di un 2000 che supera la paura della seconda presenza con la maglia della Primavera della Lazio. E poi c'è quella corsa dopo la rete, l'abbraccio di tutti, quello ad Andrea Bonatti, un tecnico che tutt'ora divide la critica, ma che sta attirando su di sé l'affetto di un gruppo che dopo tante difficoltà sta facendo cerchio. Nel match contro lo Spezia tutto questo affiatamento si è visto e l'emblema del poker calato contro i liguri è stato proprio lui, Manolo Portanova che con quella staffilata da fuori area ha chiuso il match impacchettando il terzo gol con tanto di coccarda, regalando alla Lazio e a se stesso il primo centro in Primavera. E Bonatti si coccola il suo nuovo campioncino. Oltre alla rete però, il centrocampista, figlio d'arte di Daniele ex difensore di Genoa e Siena, ha dimostrato di saper reagire al salto di categoria con intelligenza, sgombrando il cervello dalle paure. Insomma: quando le gambe non tremano e hai qualità, tutto diventa più semplice, pure se davanti hai capitan Rossi che ti chiama un filtrante o Folorunsho accanto che ti detta l'appoggio di prima. La squadra ha abbracciato subito uno dei più piccoli del gruppo e che weekend dopo weekend, avrà tutte le carte in regola per diventare un gigante. 

Ieri mattina Manolo si è svegliato con il sorriso, con ancora nei suoi occhi quella palla che si è infilata all'angolino nella rete del Fersini. Neanche il tempo di godersi il suo momento di gloria perché alle 14.00 è già sul campo del Melli del Torrino alla guida della "sua" Under 17. La due-giorni di Portanova da stupenda si è tramutata in perfetta a 10 minuti dall'intervallo, 10 come il numero sulla schiena: sinistro teso e velenoso sul primo palo che ha portato i capitolini in vantaggio. Peccato per quel pareggio del Vicenza proprio all'ultimo secondo che ha messo una piccola macchia su un weekend comunque da incorniciare. Un weekend da 10. Un weekend che dovrà essere un punto di partenza e non d'arrivo per Manolo. Personalità, tecnica e voglia di spaccare il mondo: tutte carte in regola per diventare un gigante.