semifinale
Arrivederci Roma: Emmers porta l'Inter in finale
Un gol del belga a inizio ripresa decide la semifinale: i giallorossi campioni in carica abbandonano la corsa Scudetto, nerazzurri all'ultimo atto contro la Fiorentina
INTER - ROMA 1-0 (Final Eight - Semifinale)
INTER (4-2-3-1) Di Gregorio; Valietti, Vanheusden, Gravillon, Cagnano; Awua (42'st Lombardoni), Carraro; Rivas Vindel, Emmers, Belkheir (14'st Bakayoko); Pinamonti PANCHINA Mangano, Danso, Mattioli, Bollini Frigerio, Butic, Rover, Mutton, Dekic, Sala, Putzolu ALLENATORE Vecchi
ROMA (4-3-1-2) Crisanto; De Santis E. (C), Ciavattini, Grossi, Anocic (38'st Cappa); Frattesi, Bordin (50'st Marcucci), Spinozzi (25'st Valeau); Antonucci; Tumminello, Soleri PANCHINA Romagnoli, Greco, Ciofi, Nani, Franchi, Diallo Ba, Meadows ALLENATORE De Rossi
MARCATORI Emmers 3'st
ARBITRO Giacomelli di Trieste ASSISTENTI Longo di Paola e Ranghetti di Busto Arsizio
NOTE Ammoniti De Santis, Cagnano Angoli 6-5 Rec. 1'pt, 5'st
Arrivederci Roma. Atto di forza dell'Inter di Vecchi che grazie ad un gol di Emmers ad inizio ripresa sconfigge la sua bestia nera (seconda vittoria su sei partite) e costringe i giallorossi ad abbandonare, da campioni in carica, il cammino Scudetto. Vittoria alla fine meritata per i meneghini, apparsi più reattivi e più lucidi dei ragazzi di Alberto De Rossi e che contenderanno domenica il titolo alla Fiorentina.
Primo tempo Dopo un prima fiammata giallorossa conclusa con il tiro di Spinozzi ben controllato da Di Gregorio, è l'Inter a fare la partita. Dominio nerazzurro che però rimane abbastanza sterile, fatta eccezione per un tiro dal limite di Rivas deviato in angolo dalla difesa. La Roma aspetta e preferisce affidarsi al contropiede anche perché l'Inter lascia spazio sulla propria trequarti: in un paio di occasioni i capitolini potrebbero approfittarne, ma prima con Frattesi, poi con Antonucci, si perdono nel momento dell'ultimo passaggio. Al 21' il primo grande brivido: corner di Carraro, Ciavattini colpisce maldestramente di testa, palla poi sul tacco e che sfiora il palo della propria porta. Il team di De Rossi reagisce al 25'. Bordin al centro per Antonucci, appoggio al limite per Soleri che si accentra e spara il destro: rasoterra, potente, ma tra le braccia di un reattivo De Gregorio. I giallorossi giocano a folate, l'Inter appare più reattiva sulle seconde palle e al 33' serve il miglior Crisanto per evitare il peggio: cross dalla sinistra di Rivas, frustata di testa di Pinamonti e grande riflesso del portiere che si salva in angolo. Dopo una flebile fiammata di Antonucci è ancora Inter con Rivas che manda da fuori area alto di poco. La Roma arranca, ma all'intervello è 0-0.
Secondo tempo La ripresa comincia così come era iniziato il primo tempo. Inter in avanti, Roma schiacciata, ma stavolta i nerazzurri non perdonano: è il 3', Carraro si avventa su una palla vagante al limite dell'area giallorossa, la sfera arriva ad Emmers che supera con estrema facilità Ciavattini in velocità e tutto solo davanti a Crisanto non sbaglia: 0-1 e finale più lontana per la squadra di De Rossi. La Roma prova a reagire e alza il baricentro avanzando però più con rabbia che con lucidità e l'Inter non concede nulla, fatta eccezione per un tiro-cross di Antonucci (dopo un grande slalom) che scheggia la traversa. I giallorossi fanno fatica a trovare gli spazi per affondare, ma quando ci riescono spaventano i meneghini: al 19', cross dalla destra di Antonucci per Tumminello e incornata fulminea che sfiora di un nulla la traversa. Il tempo stringe, i giallorossi avanzano ancora di più e lasciano spazi importanti all'Inter che al 25' per poco non chiude la partita: lo scatenato Emmers guadagna l'out sinistro, tiro-cross al centro e intervento in spaccata di Valietti che in spaccata, a porta vuota, manda clamorosamente la sfera sull'esterno della rete dopo 70 metri di corsa. Il copione del match nelle fasi finali non cambia: la Roma ha tanta voglia, ma poco fosforo e neanche l'ingresso di Valeau e Cappa riesce a dare freschezza alla manovra giallorossa. Non come quello di Bakayoko che con la sua entrata in campo permette all'Inter di arretrare, respirare e portare lontano il pallone dalla propria area infastidendo, e non poco, in contropiede Grossi e Ciavattini. Il risultato però rimane invariato fino al 90' e nei minuti di recupero la Roma prova il tutto per tutto: un assedio però, così come fatto nel resto del match, confusionario e poco lucido. L'Inter viene appena solleticata da qualche cross insidioso e da qualche tiro ribattutto. Dopo cinque giri di lancetta il triplice fischio: la Roma piange e si scuce lo Scudetto dal petto, l'Inter sorride e lo fa meritatamente.