l'analisi

Lazio, continua l'astinenza. Bonatti: "Serve una reazione"

Pochi tiri in porta e zero gol segnati in tre giornate: la sconfitta contro il Genoa certifica la crisi dei capitolini

Il miracolo dello scorso anno ci ha un po' illuso, convinti che Bonatti riuscisse a ripeterlo anche quest'anno. L'inizio dei biancocelesti è stato opaco e deludente con un pareggio, due sconfitte, ma il dato che preoccupa più di tutti è quello che riguarda l'attacco. Zero le reti messe a segno in tre partite: dato però non casuale o figlio della sfortuna. La Lazio dimostrato una preoccupante sterilità lì davanti, sia per mancanza di uomini, che di idee. Se contro Chievo e Udinese la mancanza di un centravanti, tra transfer ancora non arrivati e infortuni, poteva essere una scusante, contro il Genoa le problematiche si sono acutizzate. Nonostante il ritorno in campo della punta portoghese Al Hassan, la Lazio non è quasi mai riuscita ad entrare nell'area di rigore, facendo solo il solletico ai rossoblu. Particolare il copione tattico stilato da Bonatti che ha schierato un tridente senza punti di riferimento con Sarac (trequartista di ruolo) al centro, e lo stesso Al Hassan e Javorcic sui lati per provare a non dare punti di riferimento. L'esperimento non è riuscito neanche stavolta e, nonostante un buon giro palla, la Lazio si è arresa alla maturità e alla superiorità tecnica degli avversari. E un'altra giornata se n'è andata, con tiri in porta ridotti al minimo e una manovra lenta e scontata. La classifica è il preciso specchio di quanto i biancocelesti stanno mettendo in mostra: penultimo posto in classifica insieme al Bologna, sopra solo a Torino e Sampdoria che hanno ancora una partita da recuperare. Ora serve una reazione il prima possibile, come affermato da Andrea Bonatti dopo la partita: "Serve una risposta da da parte dei giocatori più rappresentati: conoscono le mie richieste. Da Bari e Al Hassan era difficile aspettarsi uno sforzo in più e Sarac deve fare un'ulteriore sforzo. Abbiamo bisogno tempo per crescere, ma per farlo dobbiamo fare appello a tutte le nostre risorse. Voglio però serenita e nessun allarmismo".

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