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Nazionale, i tecnici: "Riccardi, un talento da scoprire"
Analoghe e di conferma, le dichiarazioni di Mancini, Di Biagio e Nicolato hanno confermato le buone speranze sul progetto giovani della selezione azzurra. Progetto nel quale è coinvolto anche il talento giallorosso Alessio Riccardi
Aveva promesso di farsi notare nello stage indetto dal Ct maggiore Roberto Mancini. Aveva ribadito di sentirsi a casa a Roma, di preferire i ruoli di mezz'ala e trequartista, così come di non sentire il mondo giovanile del calcio troppo vicino a quello delle prime squadre. Alessio Riccardi continua a rivelarsi un protagonista della massima compagine giovanile romanista, quella del veterano Alberto De Rossi. Poi, la consacrazione giunta anche con la chiamata, nono solo in prima squadra da Ranieri, ma anche da Mancini in Nazionale A. Appunto, Mancini. Con lui si è avviato sicuramente un nuovo percorso tecnico, che cerca di puntare sì su alcune basi d'esperienza con giocatori già avviati, ma al contempo un progetto che sta cercando di ampliare i propri orizzonti alla classe giovanile. E allora, come non pretendere che di questa classe uno degli alunni sia proprio il talento capitolino. A confermarlo, nella conferenza stampa del raduno giovanile, Mancini, Di Biagio e Nicolato, tecnico dell'Under 20. "Portiamo avanti un pensiero condiviso con Under 21 e Under 20 – ha spiegato Mancini incontrando i giornalisti nella sala stampa di Coverciano – che è quello di riuscire a dare alle squadre una mentalità offensiva. Le nazionali giovanili stanno facendo bene. Il problema per i ragazzi è quando arrivano in prima squadra, dove fanno più fatica a giocare, ma la qualità c’è. L'Ajax per 3, 4 o 5 anni non vince nulla perché dà fiducia ai giovani e poi con il tempo diventa forte. Servono fiducia e tempo”.
L’Under 21, che a detta di Mancini ha tutte le carte in regola per vincere l’Europeo, si conferma un serbatoio prezioso per la Nazionale maggiore: “Bonucci e Chiellini non possono essere definiti ‘anziani’ e comunque dietro di loro ci sono Caldara, Mancini e altri ragazzi ancora nel giro dell’Under 21: non credo che quello dei difensori e dei portieri sia un problema”. In conferenza con il Ct anche Di Biagio e Nicolato: “Più che il modulo – ha sottolineato Di Biagio – contano i principi. Il confronto con Roberto e Paolo è continuo, abbiamo idee simili e l’obiettivo è preparare i ragazzi in funzione della Nazionale A. Per quanto riguarda l'Under 21 Mancini ha l'imbarazzo della scelta su chi scegliere”. Il tecnico degli Azzurrini ha chiesto di dar fiducia ai giovani: “Quando sbagliano nelle altre nazioni continuano a giocare, qui invece vengono messi da parte. I ragazzi devono fare di più e noi dobbiamo dar loro la possibilità di sbagliare”. Sulla stessa lunghezza d’onda Nicolato: “Partiamo dai giocatori e da lì costruiamo il gioco. La nostra soddisfazione è vedere tanti ragazzi che saranno utili per la Nazionale maggiore, questo è il nostro primo compito. Al Mondiale siamo convinti di poter far bene, anche con tanti giovani alla loro prima esperienza internazionale”. I più giovani ad aver varcato oggi il cancello di Coverciano sono stati Paolo Gozzi Iweru, Alessio Riccardi ed Eddie Salcedo, tre classe 2001 che Nicolato conosce bene: “Riccardi e Salcedo sono tecnici e bravi: sono giovani e c'è da capire che ruolo potranno ricoprire. Gozzi è un buon difensore, ha le qualità per diventare bravo. Ma son tutti giovani e ci vuole tempo”.