Lazio vecchie maniere, per cambiare c'è ancora tempo

A volte basta essere se stessi per fare le cose al meglio. Questo deve aver pensato mister Menichini nel pre partita della sua Lazio contro il Sassuolo. Snaturarsi può essere complicato, almeno all'inizio. Ed è forse per questo che il mister ha deciso di cambiare le carte in tavole a pochi giorni dall'esordio stagionale. Due mesi a provare cose nuove, a convincere i giocatori a fare qualcosa di diverso. Il 4-3-1-2 era il sogno del mister toscano. Forse però, almeno per ora, da lasciare nel cassetto. Non che in un futuro i biancocelesti non possano scendere in campo in modo differente. Ma per adesso la continuità è stata la scelta. E questa scelta ha fruttato. Il 3-5-2 tanto caro a Bonacina si è rivisto dopo tanto tempo e ha portato ad una vittoria in trasferta, all'esordio, su un campo difficile come quello del Sassuolo. Non facile da immaginare, tanto meno da realizzare. Ma la Lazio ha dimostrato di essere squadra determinata a lottare su ogni pallone, tra sorprese e conferme. Le conferme sono sicuramente Falbo sull'esterno (difficile trovare un cross sbagliato in tutto il match), Armini, che nonostante il rigore procurato si conferma il caposaldo della retroguardia biancoceleste e Cerbara. Quest'ulttimo ha invece ripreso  da dove aveva lasciato, facendo goal. Tra le sorprese invece merita una menzione l'uomo partita. Franco ha dimostrato che nonostante il suo ruolo da difensore il fiuto del goal non gli manca e durante la stagione potrebbe essere molto utile alla causa dei biancocelesti. Insomma tanta positività per questo ritorno al passato, che non preclude però un evoluzione in termini di gioco. Perchè mentre la Lazio dello scorso anno sembrava molto più a trazione difensiva, quella di oggi promette di far divertire. Da sottolineare anche l'efficenza sui calci piazzati, fattore determinante ai fini del risultato finale.  Sarà una stagione tutta da vivere quella biancoceleste e soprattutto da scoprire passo dopo passo, partita dopo partita.