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Focus
21 Ottobre 2019
Riccardo Calafiori contro il Chievo ©De Cesaris
L'aveva sognato questo giorno, Riccardo Calafiori, se lo era immaginato proprio così. Lo aveva intravisto negli occhi dei dottori mentre lo operavano. Lo aveva sentito nel battito di mani del preparatore atletico che scandiva i tempi da seguire durante gli esercizi di riabilitazione. Lo percepiva addosso, dalle gocce di sudore che filtravano attraverso la maglia. Quella maglia che difende da anni e che sogna di portare a spasso per l'Europa e per il mondo. Quella maglia che ha afferrato, portato alla bocca e baciato non appena il pallone ha gonfiato la rete. Come faceva il suo idolo Daniele De Rossi quando segnava. Lo stesso che ha sostenuto Riccardo in tutto e per tutto, dando forza al giovane talento giallorosso durante il lungo processo di recupero. La rete al Napoli è la prima con la squadra di Alberto De Rossi e soprattutto il primo sigillo da quel maledetto 2 ottobre 2018. E' un gol che ha rimesso la Roma sui binari giusti dopo un avvio complicato che aveva visto i partenopei passare in vantaggio. E' stata la firma che ha permesso alla formazione capitolina di dare il là al ribaltone. E' stato un missile, una scarica in porta, una scarica di rabbia e felicità, dolore e sollievo. Il gol di Riccardo Calafiori è la dimostrazione che dopo la tempesta, in fondo, torna sempre il sole!
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