Menichini il sergente di ferro, pugno duro dopo l'ultima sconfitta

Che sia forse un problema di personalità quello della Primavera biancoceleste? Dalle parole, al vetriolo, di Leonardo Menichini sembrerebbe proprio di sì. “Siamo prigionieri delle nostre paure”, dichiara il tecnico in un passaggio fondamentale dell’intervista rilasciata nel post partita ai microfoni di Lazio Style Channel. Insomma una Lazio che dopo le sconfitte rimediate nell’ultimo mese, incoraggianti sotto il punto di vista del gioco - per quanto possano essere incoraggianti le sconfitte, si intende -, sembra essere caduta nel baratro di una crisi non prevista ed inaspettata. Regalare i primi tre punti ad una compagine modesta come quella del Chievo può significare solo questo. La scorsa settimana si è parlato di una Lazio in crisi, sì, ma di risultati e non di prestazioni. Adesso il discorso cambia inevitabilmente perchè perdere mantenendo un buon gioco contro Atalanta e Cagliari ci può stare e, magari, può voler dire essere semplicemente meno attrezzato di quelle squadre; ma quando affronti un avversario che dovrebbe essere alla tua portata ed alla prima difficoltà abbassi la testa e batti in ritirata, beh, allora il problema non è solo nell’organico, bensì nello spirito che dimostri in campo. Menichini non ci sta, sbatte i pugni sul tavolo, si scusa con la società, e, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe annullato i due giorni di riposo previsti per il suo gruppo, “costringendoli” ad una battuta di allenamento mattutina. Appuntamento alle 7.30 di Domenica a Formello, per riflettere, discutere e sicuramente prendersi una bella lavata di campo da proprio mister. Perchè ci vuole anche questo. Se pecchi di personalità è la figura di riferimento a dover prendersi in carico questo aspetto. Ed allora speriamo che Menichini trasmetta un po’ di rabbia ai suoi ragazzi, la stessa rabbia che ha lasciato filtrare dalle sue parole nell’intervista a fine partita.