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Focus
12 Marzo 2020
Da inizio anno la Lazio è cambiata e con lei tutti i suoi giocatori di punta. Falbo ha arretrato il suo raggio di gioco; Armini dal centro si è spostato sulla destra, più precisamente terzino destro; Niemmermeer da seconda punta si è adattato a fare l'attaccante centrale; Moro ha fatto praticamente tutti i ruoli offensivi. In questo quadro in movimento c'è un punto fermo che sembra inamovibile. Kalaj è il riferimento del reparto arretrato dei biancocelesti. Praticamente non ha mai saltato una sfida se non per squalifica. Centrale roccioso e dalle buone letture è l'uomo di fiducia di mister Menichini. Carattere e personalità a servizio della squadra. Cresciuto molto durante la stagione, ha fatto vedere cose negative e cose positive, ma la capacità di trascinare, quella non gliela toglie nessuno. Come nessuno gli toglie la maglia da titolare. 3-5-2, 4-3-3, 4-2-3-1, il modulo non importa. Ció che è certo è che Kalaj ha un forte spirito di adattamento, al gioco e ai compagni. Accanto a lui hanno girato in molti, Armini, Franco, Cipriano. Il centrale si è sempre fatto trovare pronto e questo è un grande merito. Nel silenzio generale c'è un Kalaj che sta crescendo e che non vuole smettere di farlo.
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