Lazio, Cerbara ed una stagione in chiaroscuro

Nel calcio, come nella vita, passare da momenti di gloria a momenti nei quali cadi in difficoltà inaspettate è molto frequente. Rimanere in alto è complicato, servono tanta forza di volontà e fattori favorevoli, altrimenti c'è la possibilità di cadere in un vortice dal quale è difficile uscire . In questo vortice sembra esserci finito anche Alessandro Cerbara. Da eroe dei playoff per il raggiungimento del campionato Primavera 1, alle panchine, troppe, da metà stagione in poi nella stagione in corso. Il giovane gioiellino biancoceleste si è trovato di fronte a diverse difficoltà, inaspettate se si vuole ad inizio campionato. Si perché il cammino di Cerbara era iniziato con una doppietta contro il Sassuolo. Ma il buongiorno, in questo caso, non si è visto dal mattino perché la Lazio, dopo un avvio positivo, ha incontrato diverse difficoltà di risultati e a pagarne le spese più di tutti, alla fine, è stato Cerbara. Dal derby in poi, infatti, il suo minutaggio è calato drasticamente e i motivi sono vari. In primis il cambio di modulo, che sulla carta avrebbe potuto favorire lo stesso Cerbara (esterno nel 4-3-3 è il suo ruolo naturale), ma la volontà di non scoprirsi troppo, con Moro e Niemmermeer in campo, ha fatto sì che Menichini optasse per altre scelte. Poi il rientro in pianta stabile proprio di Niemmermeer, che dopo l'infortunio si è ripreso la posizione di punta centrale, con Cerbara che fino a quel momento si era sacrificato in quella porzione di campo. Infine anche alcuni demeriti suoi, con l'incapacità di incidere anche quando Menichini gli ha dato una chance. Le colpe, come sempre, sono da ripartire tra tutte le parti, ma ora non è più tempo di guardarsi alle spalle. C'è la necessità di ingranare nuovamente e trovare vie alternative, nuovi spunti. Attraverso il lavoro Cerbara dovrà convincere, quando si riprenderà a giocare, che lui vale questa maglia. Le qualità, come già dimostrato ci sono tutte, ora è il momento di metterle in campo.