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Focus
08 Luglio 2020
Devid Bouah in azione ©De Cesaris
Devid Bouah è uno dei migliori talenti classe 2001 del nostro paese e, se non fosse stato per il doppio grave infortunio al ginocchio, probabilmente lo avremmo già ammirato da tempo in Serie A. Negli ultimi anni tutto si può dire tranne che è stato un periodo facile per il gioiello giallorosso, con quel maledetto crociato che non gli ha dato modo di esprimere al meglio tutte le sue qualità. Perchè Bouah di qualità ne ha davvero tante. Nonostante qualche dubbio sulla sua tenuta fisica, però, forse la merita una chance per mettersi in mostra in un palcoscenico importante come quello della Serie A, a maggior ragione se chi ha ricoperto il ruolo di terzino destro nelle ultime gare si è mostrato piuttosto inadatto. E se Zappacosta può avere qualche alibi, considerando che anche lui è tornato da un grave problema al ginocchio, Bruno Peres ha bruciato ogni carta possibile.
Dalla ripresa del campionato l'obiettivo Champions League è prontamente sfumato, prevedibile considerando la condizione fisica e mentale in cui versano i giallorossi, scontato se paragoniamo la formazione capitolina all'indomabile Atalanta. Resta da difendere un misero quinto posto che garantirebbe l'accesso diretto all'Europa League, posizione di classifica virtualmente persa vista la vittoria del Milan contro la Juventus. E la situazione potrebbe aggravarsi ancor di più considerando che il Napoli incombe alle spalle della Roma.
In una periodo così delicato in pochi si prenderebbero la briga di lanciare un giovane, il rischio di "bruciarlo" c'è ed è evidente, ma la situazione cambia nel momento in cui la maggior parte dei calciatori scesi in campo nel recente passato si è mostrata lontana dalla forma migliore. Questo non significa che Devid Bouah, da solo, possa dare una svolta alla stagione romanista, ma sicuramamente darebbe tutto nel rettangolo verde. Perchè alla fine è quello che conta. Il risultato di una gara può essere influenzato da tanti fattori, la prestazione no. E spesso ai tifosi basta proprio quello, vedere una maglia pregna di sudore ed il viso stravolto dalla fatica.
Tra le altre cose, dalla ripresa della Serie A Paulo Fonseca non ha mai convocato nessun giocatore della Primavera, nonostante le risorse a sua disposizione non siano di chissà quale valore. E questo può essere un fattore rilevante anche per il mercato estivo: le voci riguardo possibili cessioni dei vari Riccardi, Calafiori si fanno sempre più insistenti, allora perchè non provare a metterli in mostra? Sia per trovare in loro un'arma a sorpresa in più, sia per far alzare il valore del cartellino.
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