Cerca
Primavera 1
01 Ottobre 2020
Pallone tra i piedi e mente libera. Basta alzare lo sguardo, prendere la mira e calciare di potenza. A parole può sembrare complicato, ma a Marco Bertini, centrocampista classe 2002 della Primavera biancoceleste sono serviti solo due secondi per realizzarlo. Neanche il tempo di guardarsi intorno, di pensare se calciare da così lontano possa essere un’idea migliore che servire un compagno più vicino alla porta avversaria. “Ci provo, non si sa mai” ed è vantaggio Lazio. Un missile dalla metà campo ieri ha illuminato il cielo di Cercola e ha dato forza ad una squadra che aveva bisogno proprio di una prodezza simile per battere il Napoli, perché solo tre minuti dopo arriva anche il raddoppio di Castigliani. Tecnica e visione di gioco, Marco si rivela presto il prototipo perfetto del centrocampista e la Lazio non resta di certo a guardare. Nato, cresciuto e sbocciato indossando sempre gli stessi colori, a dieci anni inizia il suo percorso con l’aquila sul petto, allenandosi agli ordini di diversi mister, fino ad oggi con Menichini, condottiero di un gruppo che in campo sa farsi valere. Una famiglia più che una squadra, compagni di battaglie in campo e fuori, con cui condividere obiettivi, riflettere sulle sconfitte e gioire delle vittorie. Quella di ieri ha un sapore particolare per Marco, per una rete meravigliosa messa a segno e per aver battuto il Napoli staccando il pass per gli ottavi di Coppa Italia. Otto, come il numero dietro le sue spalle, quello che sogna presto di indossare tra le file della prima squadra.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni