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Tra stelle e campioni: la notte più bella di Szymon Czyz

Una serata da sogno per il classe 2001 della Primavera biancoceleste che stasera a Bruges ha fatto il suo esordio con la squadra di Simone Inzaghi

28 Ottobre 2020

Tra stelle e campioni: la notte più bella di Szymon Czyz

Czyz ©De Cesaris

Metti una sera d’ottobre, uno stadio vuoto e il silenzio assordante rotto solo dalle urla dei compagni. Metti l’emozione, la voglia di entrare e la consapevolezza che sarà difficile che ciò possa accadere. Inzaghi si gira verso il lato destro del campo, la scelta è obbligata ma certe partite si affrontano anche col coraggio. È il 24’ della ripresa: “Vieni tocca a te”. Pochi passi verso la panchina e la lavagna luminosa segna il numero 53. È quello di Szymon Czyz, mezz’ala classe 2001 della Primavera della Lazio, aggregatosi insieme ad altri quattro compagni alla prima squadra decimata dall’allarme Covid poco prima della trasferta di Bruges. Con numerose presenze anche con la maglia della sua nazionale, per la quale ora milita nell’Under 19, il polacco è un mix di prestanza fisica e tecnica che gli permettono di poter avanzare verso l’attacco avversario. Rapido e intelligente, quest’anno sono cinque le partite giocate da fuoriquota con la maglia della Primavera, tra campionato e Coppa Italia. Approdato nel 2018 a vestire l’aquila, ha saputo rendersi una delle pedine più importanti per Menichini ed ora sul prato del Fersini porta quell’esperienza necessaria a bilanciare la freschezza dei giovani appena arrivati. Stasera a Bruges il termometro segnava dieci gradi, ma in certe sere il freddo è solo un sottofondo superficiale. Chissà cosa passa per la testa di un ragazzo di soli vent’anni nel momento in cui si avvicina il proprio esordio tra i grandi del calcio. Da stanotte Szymon può svelarlo, anche se sarà complicato trovare le parole adatte perché il suo non è stato solo un semplice esordio. L’ha fatto alla grande, senza timore, senza quell’emozione che possa indurlo all’errore. L’ha fatto allo stadio Breydel di Bruges, con una canzone finora sentita solo in tv e le stelle sopra di lui, quelle della Champions League.

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