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Monterosi: i playoff sono lì. Ma occhio alla maledizione dei minuti finali

Federico Meuti

Gli obiettivi ai nastri di partenza erano chiari, delineati, senza la possibilità di rinunciare a quanto desiderato, anche sulla base dei propri investimenti. Le parole della dirigenza del Monterosi in estate non facevano presagire nulla di diverso. Il mirino per la compagine laziale doveva, e lo è ancora, esser ben puntato sui playoff. Al momento i tusciani occupano la sesta posizione in classifica, a solo un punto di distanza dall’ultimo posto buono, il quinto, in cui ci si trova il Giugliano. Per quanto la situazione sia piuttosto serena, non sono pochi i rimpianti per i ragazzi di mister Gabriele Rendina, traditi spesso dai minuti di recupero. Difatti nelle sfide interne con Gelbison e Taranto i biancorossi si sono visti raggiungere a tempo praticamente scaduto o nel recupero, lasciando per strada punti preziosissimi nell’economia del campionato. Di certo però la crescita dei viterbesi rispetto alla passata stagione è senza dubbio una dimostrazione della volontà di provare a raggiungere lidi prestigiosi, mantenendo fissi i propri ideali. Difatti il club tusciano si è sempre distinto per l’obiettivo di puntare a formare giocatori pronti in un futuro prossimo a vestire la maglia della prima squadra. Un qualcosa sicuramente di nobile, all’interno di un movimento ormai  attratto solo dal risultato, non perdendo però di vista la possibilità di espandersi, facendo crescere i propri profili in contesti sempre migliori.

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